Il
colore del latte di Nell
Leyshon
Il
colore del latte, come scrive con ammirazione l'Independent, è una
lettera d'amore alla letteratura e alla scrittura.
Collana:narratori
Pagine: 180
Prezzo:
14,90
Data
di pubblicazione: Febbraio 2013
Trama:
È
la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua
storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché
racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno
primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di
contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell’altra e
capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei
campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce
solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non
lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente.
Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una
ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare
l’univa vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa
imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha
un prezzo.
Ne
parlano così:
«Una
lingua scarna che resta impressa nella mente del lettore. La forza
evocativa di Nell Leyshon è veramente notevole» [Indipendent]
«Magistrale» [Financial
Times]
«Questo
è talento» [Observer]
«Un
romanzo di un’intensità straordinaria» [The
Times]
«Assolutamente
da leggere» [Glamour]
La mia recensione:
Devo
ammettere che “Il colore del latte” è un romanzo veramente
particolare.
E'
una storia di vita narrata in modo semplice, terreno quasi.
Lette
le prime pagine la prima sensazione che ho provato è stata di
abbandonarlo: sembrava leggessi quasi una prova di scrittura,una
bozza non corretta e difficile da leggere a causa della mancanza di
ortografia.
Però
percepivo qualcosa di profondo che mi ha incuriosita e così ho
proseguito con passione la lettura.
E
ne è valsa veramente la pena perchè il lavoro di Nell Leyshon è un
romanzo unico,duro, vero, attuale anche se ambientato nel 1830/1831.
Una
storia che mi ha avvicinata a Mary, la protagonista in quanto donna,
ma anche alla madre terra, al sole ed al suo splendore, alla pioggia,
all'acqua di un ruscello, agli animali della fattoria.
Alla
sensazione che si prova al contatto con una mucca mentre si tira il
suo latte..al suo calore.
A
quel che si prova a tenendo la terra tra le mani e sentirsene parte.
Mary
è riuscita a farmi provare tutte le emozioni che lei provava ed è
stato
veramente
toccante.
Una
storia decisamente bella, da leggere, anche se assolutamente cruda.
La
protagonista Mary, un' adolescente di appena 15 anni, ci tiene a
sottolineare che tutto il testo è scritto di suo pugno.
Lei
è figlia di un contadino, uomo rude e violento sia con lei che con
le sue tre sorelle e soprattutto con la madre.
Mary
a causa dell'ignoranza del padre è zoppa e sapete perchè?
Quando
era in pancia alla mamma,la poveretta doveva continuamente lavorare
nei campi, sempre, chinarsi, fare sforzi e probabilmente questa
posizione oltre che a farla soffire immensamente, ha fatto sì che la
piccola Mary nascesse storpia.
La
dura vita di questa famiglia è però per Mary allietata dalla
compagnia del nonno.
Anche
lui non è più fortunato della nipote, infatti, caduto dal tetto di
un granaio dove stava riparando un danno è rimasto immobilizzato e
necessita di aiuto per alzarsi dal letto, lavarsi, sedersi sulla sua
poltrona.
E'
un uomo saggio ed ama in particolare modo Mary che quando può va a
trovarlo per aiutarlo, per mangiare qualcosa con lui ma soprattutto
per parlarci.
Mary
ama parlare, conversare.
Ed
è proprio questo che le attribuiscono tutti in famiglia come maggior
difetto: il parlare tanto.
Lei
è perspicace, attenta, curiosa ma ahimè ingenua.
Sarà
questo che le causerà ciò che lei stessa vi narrerà.
Lei
scrive la sua storia e la divide in quattro periodi, quante sono le
stagioni.
La
sua vita trascorre tra i campi, accudisce gli animali portandoli con
le sorelle al pascolo.
A
volte si dedica alla mungitura delle mucche o alla raccolta delle
uova.
Il
lavoro più duro però è quello della coltivazione della terra: la
terra è dura, i sassi che deve togliere per tenerla pulita e pronta
per la semina pesano, spaccano la schiena a lei ed alle sue sorelle,
ma va fatto.
Mary
non si lamenta mai né si rifiuta di portare a termine anche i lavori
più duri.
Ma
Mary in fondo è ancora una bambina, anche se trattata come
un'adulta. E come tutti gli adolescenti sogna ad occhi aperti le cose
più semplici,si incanta ammirando gli uccelli che le volano attorno
e vorrebbe tanto conoscerne il nome!
Da
questi tratti del romanzo emerge tutta la dolcezza della
protagonista.
Poco
distante dalla fattoria in cui vive, c'è un paesino dove Mary e la
sua famiglia si recano per partecipare alla messa durante le feste.
Mary
è considerata dal padre un peso: è zoppa, parla troppo ma
soprattutto è una donna e quindi vale poco.
Lui
avrebbe voluto figli maschi, è questo che recrimina alla moglie
che,dopo una vita di dolore e fatica è divenuta arida di sentimenti,
dura.
Per
cui quando il parroco Mr Graham chiede al padre una delle figlie,
affinchè accudisca la moglie malata e aiuti Edna, l'altra
governante, nelle faccende domestiche in cambio di soldi lui accetta
subito e la figlia prescelta sarà Mary.
Scelta
peggiore non poteva essere fatta ,infatti Mary, nonostante debba
affrontare tanta fatica, ama vivere libera e lavorare fra i campi o
tra gli animali e segregarla in una casa sarà per lei fonte di
grandi sofferenze unita al dolore per il distacco dalle sorelle e
dall'amato nonno.
Malgrado
queste difficoltà la nostra protagonista verrà accolta con calore
dal parroco e dalla moglie che immobilizzata e gravemente malata
troverà in lei la figlia che non ha mai avuto.
Ben
presto però la dolce donna lascerà questa vita e dopo la sua
dipartita il parroco deciderà di tenere alle sue dipendenze solo
Mary, licenziando la vecchia governante.
Mr
Graham insegnerà a Mary a leggere e scrivere...ma a duro prezzo!
Il
resto dovrete scoprirlo leggendo quello che Mary ha lasciato scritto.
Una
sorta di testamento.
Lei
ama la vita ma sono riusciti, tutti gli uomini citati, a svuotarla.
Le
rimane però la facoltà di scegliere, il suo orgoglio.
Il
suo unico desiderio, testarda com'è, è di lasciare scritta la sua
storia, la verità.
E
come lei scrive:
Ci
sono cose che non vorrei dire.
Ma
mi sono ripromessa di dire tutta la verità.
E
poi sarò libera.
Ora
Mary è libera!
Non
conoscere la sua storia sarebbe veramente un vero peccato.
L'autrice:
Nell
Leyshon è nata a Glatsboury, in Inghilterra e vive nel Dorset.
È autrice pluripremiata di numerose sceneggiature, soprattutto
teatrali. Passerà alla storia per il suo talent: è infatti la prima
sceneggiatrice donna a cui il Shakespeare’s Globe Trust abbia mai
commissionato (dalla sua fondazione nel 1599) uno spettacolo
per il Globe, il teatro più famoso del mondo, il luogo in sui
Shakespeare stesso lavorò ai suoi capolavori. Forse per l’influsso
delle numerose sceneggiature prodotte, la scrittura di Nell Leyshon
coinvolge e assorbe immediatamente, i suoi personaggi conquistano e
convincono come fossero persone in carne e ossa. Il colore del
latte ha stupito la stampa e il pubblico internazionali e ha
conquistato tutti in casa editrice.
A presto!!
2 commenti:
Mi hai incuriosita!!! messo in lista!!!!!
al dire il vero neanche conoscevo questo libro!!
E' bello duro come libro...fin'ora il più duro che abbia mai letto personalmente perà credo che anche questi libri ogni tanto servano...
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