Una levatrice a New York di Kate Manning
Collana: Superbeat
Pagine: 460
Prezzo:16.50€
data di pubblicazione: Novembre 2014
ISBN: 9788865592250
Trama:
È il 1860 e mentre le Grandi Pianure occidentali d'America sono dimora dei bisonti nomadi, il duro acciottolato della città di New York è il domicilio senza tetto di trentacinquemila bambini. Ragazzi di strada, fortunati se riescono a vivere fino a vent'anni, la maggior parte scaricata agli ospizi per trovatelli. Tra loro si aggirano Annie, Dutch e Joe. Dodici anni, indumenti laceri, stivaletti pieni di buchi, Annie è la più grande dei tre ed è lei che conduce a casa di sua madre il Reverendo Charles Brace, dell'Associazione per l'Assistenza all'Infanzia, un tipo alto, magro, con occhi pallidi e infossati, la fronte sporgente e il naso lungo come un vegetale, incontrato per caso davanti alla bottega di un fornaio. Rimasta sola dal giorno in cui suo marito è caduto ubriaco da un'impalcatura mentre portava sulla spalla un carico di mattoni, la madre di Annie non resiste un istante alla parlantina del Reverendo che, affliggendola con storie sul fato funesto dei figli, riesce a portare con sé i bambini, come gattini presi per la collottola e infilati in un sacco. Separata da Dutch e Joe, affidati a famiglie lontane, dopo diverse traversie e dopo essersi ricongiunta alla madre giusto in tempo per vederla spirare di parto, Annie si ritrova a casa del dottore e della dottoressa Evans, a dare una mano in cucina a Mrs Browder, cameriera e governante tuttofare. In quella casa, dove giovani donne accorrono in gran numero per alleviare le sofferenze del parto con il Siero Curativo...
La mia recensione:
Una levatrice a New York di Kate Manning è un romanzo storico che ho apprezzato moltissimo.
Parzialmente
ispirato alla vita di Ann Trow Lohman l'autrice ha saputo ricostruire
alla perfezione la vita della New York di fine ottocento.
Protagonista
della storia è Annie Muldoon, la più grande di tre fratellini che a
causa della malattia della mamma e della povertà sono costretti a
vivere chiedendo la carità per le vie di New York.
Un
giorno incontreranno il Reverendo Charles Brace dell'Associazione per
l'Assistenza all'Infanzia e questo incontro cambierà per sempre le
loro vite.
I
due fratellini più piccoli, Dutch e Joe saranno adottati mentre
Annie, scartata da tutti per il suo carattere ribelle tornerà dalla
mamma e resterà con lei fino alla morte della giovane donna in casa
del dottor Evans a causa di un parto difficile.
Da
quel momento Ann, rimasta orfana, crescerà come cameriera e
successivamente assistente di Mrs Evans, la moglie del dottore e
questo segnerà il suo destino.
Mrs
Evans infatti è una levatrice e insegnerà ad Ann tutti i segreti
del suo delicato lavoro, compreso come praticare un aborto, illegale
all'epoca.
Crescendo
Ann diventerà sempre più abile nel suo lavoro e grazie ad esso
costruirà la sua fortuna.
Un
libro intenso, che affronta temi importanti e molto discussi ancora
oggi come l'aborto e le adozioni illegali.
Tutto
il romanzo è costruito sul delicato fino che separa il bene dal
male, il lecito e l'illecito, il giusto e lo sbagliato.
“L'anima di una levatrice è vasta e gentile, e dispensa la benedizione più grande che il Signore conceda a noi povere creature.Tuttavia una levatrice deve anche saper accettare la complessità, saper scegliere quello che io chiamo il male minore.Imparerai a non giudicare troppo aspramente gli altri. Se non imparerai questo, non sei adatta a fare questo lavoro”
Kate
Manning mette in risalto la difficoltà di vivere una vita degna di
questo nome per le classi più povere e soprattutto la disastrosa
situazione in cui si trovavano le donne, anche le più ricche,
costrette a vivere in una società costruita su pregiudizi verso il
genere femminile e circondate da medici bigotti e poco esperti nella
loro materia.
“Gli uomini hanno la guerra per procurarsi angosce e sofferenze, mentre noi donne abbiamo la nostra fisiologia. Aveva detto Mrs Browder.Eppure io vedevo che anche le donne avevano la guerra, oh, sì eccome! Allora infatti mi fu impartita a più riprese una dura lezione, cioè che noi donne dovevamo soffrire il doppio, a causa della guerra e a causa dell'anatomia.”
Una
storia che mi ha catturata, mi ha fatto riflettere molto e mi ha dato
l'opportunità di conoscere uno spaccato di storia importante.
Un
libro completo, dove la caratterizzazione dei personaggi è curata
nel dettaglio, le descrizioni particolareggiate e la ricostruzione di
un'intera epoca ben fatta.
Dagli
angoli più remoti della città fino ad arrivare alle lussuose ville
e agli sfarzosi vestiti niente è lasciato al caso, tutto è
rifinito.
Ciò
che mi ha colpito è stato anche il linguaggio usato dalla
protagonista per descrivere attraverso la forma del diario la sua
vita, schietto, crudo e d'impatto rispecchia perfettamente il
carattere di Ann.
Una
storia dove i sentimenti forti e potenti dell'animo umano la fanno da
padrone. Dove l'apparire fa la differenza ma ciò che conta davvero è
l'essere.
“Ciò che conta è l'amore, non il salario di un uomo, o il suo lignaggio, oppure l'eventuale approvazione dei suoi genitori, o se....se la morte può dividere gli amanti,ma soltanto l'amore, soltanto l'amore importa.”
Un
libro che non posso che consigliare, in particolare agli amanti del
romanzo storico.
A presto!
3 commenti:
Mia madre lo ha comprato da poco e lo sta leggendo. Ha detto che le piace molto. Anche a me la trama mi ispira e non vedo l'ora di leggerlo.
Arimi, lo avevo già adocchiato da tempo perché trovo sempre molto affascinanti tali tematiche. Complimenti per la recensione veramente molto dettagliata. Non mi resta che aggiungerlo alla mia wl :)
Grazie Giulia!
Ve lo consiglio è un libro che merita di essere letto, diverso dal solito e soprattutto "reale".
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