Chi ci segue su Fb avrà visto la foto postata ieri di una recensione "in progress"....bene eccola qui terminata!
Florence di Stefania Auci
Pagine: 412
Prezzo: 18 €
Data di pubblicazione: Luglio 2015
ISBN: 9788868528508
Trama:
Ludovico Aldisi, un ambizioso
giornalista della "Nazione", conosciuto per le aperte
simpatie interventiste, vede nella guerra appena dichiarata
un'occasione di prestigio e ascesa sociale. È un uomo affascinante,
che ha come amante Claudia, la bella moglie di un ricco avvocato, cui
non esita a chiedere soldi e favori. La sua esistenza subisce una
svolta quando, durante una manifestazione pacifista, rivede Dante,
amico e compagno di università. In quell'occasione conosce anche
Irene, una ragazza francese, figlia di un suo ex professore
universitario. La giovane lo impressiona per la verve intellettuale e
la libertà di pensiero, oltre che per la fede pacifista. L'amicizia
tra i due non attecchisce subito. L'uomo, infatti, si reca sulla
Marna come inviato di guerra e qui si unisce a un battaglione
scozzese. Conoscerà da vicino l'orrore delle battaglie, e questi
eventi lo cambieranno profondamente. Al ritorno, Ludovico non è più
il giornalista spregiudicato di quando era partito, ma un uomo
confuso e tormentato. Mentre il rapporto con Claudia comincia a
sfaldarsi, l'unico a dargli una mano è Dante, che lo invita nella
sua tenuta nel Chianti, la Torricella. Lì c'è anche Irene. Tra i
due si crea un legame che aiuterà Ludovico a far chiarezza dentro di
sé e a comprendere cosa ha davvero perduto, proprio quando anche su
Firenze e sull'Italia cominciano ad allungarsi le ombre minacciose
della prima guerra mondiale.
La mia recensione:
Florence di Stefania Auci è un romanzo rosa dalle tinte rosa che sa conquistare il lettore.
La Prima Guerra Mondiale, i cui echi accompagnano tutta la storia, è un elemento fondamentale della vicenda e la sua drammatica presenza influenzerà inesorabilmente tutti i personaggi creati dall'autrice.
Siamo nel 1914, la Grande Guerra divampa in Francia e in Belgio ma l'Italia ancora osserva, dividendosi fra interventisti e pacifisti che vorrebbero vedere il loro paese neutrale nei confronti di un conflitto che assume tinte sempre più cremisi.
Ho molto apprezzato la ricostruzione dell'autrice che affronta la questione sopratutto da un punto di vista della stampa.
Infatti il protagonista maschile del romanzo è Ludovico Aldisi, un cronista della testata "La Nazione".
Aldisi è un giovane interventista, che vede nella guerra una possibilità di riscatto per l'Italia e per se stesso.
Fare carriera è il suo principio di vita, diventare qualcuno anche a costo di calpestare gli altri.
E proprio per questo si farà mandare dal suo capo al fronte come inviato di guerra.
Ma ciò che troverà lì non sarà fama e gloria ma una profonda devastazione dell'uomo, nel corpo e nello spirito.
La guerra lo cambierà per sempre e farà riaffiorare il suo lato umano, sepolto in gioventù di fronte alle difficoltà della vita.
E proprio questo suo cambiamento in positivo lo riunirà con Dante, il suo migliore amico dell' università e ben presto tra i due si instaurerà la complicità di un tempo.
E proprio grazie a Dante, Ludovico farà la conoscenza di Irene, la giovane figlia del loro amato professore di Letteratura.
Irene, protagonista femminile del romanzo, è una ragazza matura per la sua età, cresciuta a Parigi si sente soffocare dal clima provinciale italiano, fiorentino, che vuole la donna come madre e moglie ma non le dà spazio in altri ambiti strettamente riservati agli uomini.
Irene incarna l'idea di emancipazione femminile che andrà via via diffondendosi sempre più con il passare degli anni.
Ma se da un lato abbiamo Irene, fresca, giovane e dagli ideali aperti al futuro dall'altra abbiamo Claudia, l'amante di Ludovico, che ha trovato la sua gabbia in un matrimonio di convenienza che le sta prosciugando la vita.
E proprio per aiutare la donna a fuggire da suo marito Ludovico metterà a repentaglio la sua vita e la sua felicità.
Toccante l'epilogo, ambientato pochi mesi dopo la fine del conflitto mondiale, dove sarà evidente la potenza distruttiva del conflitto e i milioni di morti che l'umanità pagherà come prezzo bellico.
Un romanzo importante, dal ritmo cadenzato che acquista forza nel corso della lettura.
Ho trovato la Auci migliorata rispetto ai precedenti lavori e il libro risulta ben strutturato e pienamente godibile.
Buona la caratterizzazione dei personaggi sia primari che secondari e ottima quella delle ambientazione e sopratutto delle descrizioni architettoniche.
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