Buongiorno a tutti!
Oggi inauguriamo il nostro speciale dedicato al Natale con la presentazione di una nuova uscita e l'intervista all'autrice^^
Fiabe di Natale di Guido Gozzano e Francesca Sanzo
Casa Editrice: Graphe.it Edizioni
Collana: Natale ieri e oggi
Pagine: 72
Prezzo: cartaceo 6,00 € e-book 1,99 €
Data di pubblicazione: 2017
ISBN: 9788893720250
Trama:
Due fiabe natalizie accomunate dallo sfavillio della luce
che, però, non riesce a fugare del tutto gli egoismi dell'animo umano. Ne
"Il Natale di Fortunato", celebre testo di Guido Gozzano, vediamo
come la ricchezza e gli agi possano rovinare anche il più pio degli
uomini. Francesca Sanzo ne "Il Natale di Amalia", invece, ci mostra
una donna benestante, talmente innamorata della luce natalizia da non rendersi
conto che potrebbe rimanerne accecata. L'anonima "Lauda" posta in
apertura delle fiabe, però, ci riporta all'essenziale: la vita che si apre
all'accoglienza.
La mia recensione:
Fiabe di Natale della Graphe.it edizioni è un piccolo
libricino che raccoglie due racconti di natale più una delicatissima poesia
iniziale che non può mancare tra le vostre letture natalizie.
Innanzitutto vi voglio parlare dell’edizione, molto
curata sia nella grafica che nella forma, forse è la prima volta che mi capita
di non trovare nemmeno un refuso e secondo me questo rispecchia grande lavoro e
rispetto per il lettore.
Ma passiamo al libro in sé.
Come già anticipato la raccolta è aperta da una poesia “Lauda
del Natale” che risale al XIV secolo ed è anonima.
Segue un breve racconto dello scrittore e poeta crepuscolare
Guido Gozzano che definirei una vera e propria parabola sul senso della carità
cristiana, della condivisione delle proprie ricchezze con i più bisognosi e
soprattutto sull’egoismo, sentimento che porta solo all’autodistruzione.
Conclude il libro il racconto di Francesca Sanzo, la vera
chicca del romanzo.
La storia creata dall’autrice è originale, ironica e
soprattutto attuale.
Le vicende raccontate si svolgono nel mese di dicembre
del 2017 a Bologna e vedono la signora Amalia Zaniboni alle prese con la
decorazione natalizia della sua terrazza.
Amalia è una donna che ha avuto una vita felice, con una
bellissima famiglia ma che in fin dei conti è molto sola trovandosi entrambi i
figli all’estero per lavoro e il marito, nonostante l’età da pensione, ancora pienamente coinvolto dal suo ruolo di medico.
E così le luci natalizie sono un mezzo di realizzazione
per Amalia che costruendo ogni anno una vera opera d’arte sul terrazzo si sente
appagata nei confronti di tutti i suoi vicini.
Ma quest’anno non tutto andrà come la donna aveva
previsto ed una nuova famiglia esporrà le sue festose lucine natalizie sul
terrazzo…. potrò Amalia permettere un simile affronto?
Un racconto che mi ha fatto ridere ma anche riflettere molto
sulla superficialità che a volte riempie le nostre vite, Amalia è una donna che
a tratti detesterete ma che alla fine farà anche tanta tenerezza.
Dobbiamo tutti imparare ad essere più disponibili e
aperti verso il prossimo e pensare meno al nostro “orticello” che in fin dei
conti se sarà condiviso non potrà che arricchirsi.
Ho apprezzato molto come l’autrice, in un racconto sia
riuscite a creare una storia così completa e ricca di particolari.
Amanda è caratterizzata in modo eccellente ma anche tutti
i personaggi che fanno da contorno alla storia sono ben distinti e non relegati
a semplici comparse.
Un racconto diverso dal solito in cui moltissimi di noi
potranno rispecchiarsi, consigliatissimo!
Ed ora passiamo all'intervista^^
Ciao Francesca e benvenuta sul blog ROMANCE E NON SOLO.
Per prima cosa grazie per aver accettato di fare quest'intervista per i lettori
del nostro blog!
Passiamo subito alle domande =D
Ti va di raccontarci qualcosa di te?
44 anni, bolognese, mi occupo di scrittura e
comunicazione. Scrivo da molto tempo, ho iniziato con un blog per poi passare
al teatro e alle favole per bambini. Nel 2014 ho scritto un manuale di
narrazione online e nel 2015 ho pubblicato il mio primo libro autobiografico:
102 chili sull’anima. Progetto e conduco corsi di scrittura autobiografica, amo
correre e camminare nella natura, ho una (non più) bimba di 11 anni e coltivo l’ironia.
La tua passione per la scrittura è nata da poco o è una passione che hai
coltivato nel corso degli anni?
Mi piace scrivere e raccontare storie da quando
ho memoria: a 8 anni ho scritto il mio primo racconto che abbiamo messo in
scena, mio fratello ed io, in tinello. La passione per la scrittura è sempre
andata di pari passo con quella per la lettura, perché – come molti – sono
convinta che non si possa scrivere senza leggere.
Che genere prediligi particolarmente scrivere?
Sono affascinata dal legame tra
autobiografia e fiction e finora ho scritto molta autobiografia, in realtà mi
piacciono i personaggi che contengono un po’ di tutto quello che conosciamo.
Come forma prediligo il “racconto” anche se in Italia ha perso di interesse da
parte del pubblico, ma sono convinta che sia una forma che deve solo ritrovare
il modo giusto di presentarsi e che si concilia molto bene con la
frammentazione dell’attenzione a cui i social ci hanno abituato.
Nella scelta del genere con cui hai pubblicato i tuoi libri ti sei ispirata ad
un autore in particolare che ti piace particolarmente? Se si, chi?
Non ho
scelto il genere: mi è arrivata una storia ed era autobiografica, ma scrivo di
tutto. Il mio retroterra culturale è fatto di Buzzati, Calvino, Tondelli,
Celati, Tabucchi, Cornia, Nori, Rodari (solo per stare in Italia), Carver,
King, la Smith e la Winterson che è stata una spinta molto forte a scrivere 102
chili. In generale leggo di tutto, cerco di esercitare serendipità e di uscire
dalla mia comfort zone.
Durante la scrittura dei tuoi romanzi, il luogo dove ti rifugi a scrivere deve
essere silenzioso? O preferisci un sottofondo di musica? Hai un’atmosfera
particolare che ti aiuta a rilassarti durante la scrittura?
Nessuna atmosfera
in particolare, scrivo ovunque, anche in biblioteca. La scrittura per me è
lavoro, quindi cerco di esercitarla con disciplina, battezzando giornate che
dedico alla stesura del prossimo libro.
L’autore, oltre che scrivere, legge anche. Quale genere prediligi di più
leggere? Romanzi simili al tuo o di diverso genere?
Ho risposto sopra: leggo di tutto, sono onnivora. Alterno
racconti a romanzi, saggi a poesia. Spazio dai classici alle ultime uscite e mi
piace scovare libri di autori esordienti.
Ed ora passiamo a delle domande più specifiche sul romanzo...
Come mai hai scelto di creare proprio una storia
natalizia?
Quando Graphe editore mi ha chiesto se volevo pubblicare
un racconto in occasione del Natale 2017, la prima domanda è stata: ma deve
essere proprio un racconto di Natale? Non volevo, non è una ricorrenza che mi
ispiri storie, in genere e sapere che ero assolutamente libera di pensare a una
trama che non necessariamente avesse a che fare con il Natale, mi ha convinto a
dire sì. Poi ho letto il racconto di Gozzano, che non conoscevo, fortemente
connotato e ho pensato che sarebbe stato interessante parlare del Natale da un
punto di vista contemporaneo e giocando sul parossismo.
La signora Zaniboni, protagonista del racconto e la sua
famiglia potrebbero essere i vicini di ogni lettore...per la loro
"avventura" ti sei ispirata ad un evento realmente accaduto o è
solamente frutto di fantasia?
Amalia è nata in un pomeriggio del dicembre 2016: avevamo
acquistato delle lucine per il nostro balcone e mi ero divertita così tanto
che, tornando a casa, ho detto alla mia famiglia: "Quest'anno sono entrata
in ansia da competizione, il nostro terrazzo dovrà vedersi fino a Modena.
Voglio fare impallidire tutto il quartiere!". Ho sorriso di questa
immagine della casalinga ossessionata dalla casa che fa la guerra con il
condominio e il proprio quartiere e in quel momento ho capito che poteva essere
una storia e reggere e ho deciso che avrei scritto di Natale. Amalia è molti di
noi: spesso ci si chiude nel proprio guscio, nella propria prigione, la si
arreda al punto da farcela sembrare perfetta, ma appena arriva qualcosa che ne
incrina la superficiale certezza, la paura mette in discussione tutto.
Con questo racconto, senz'altro fuori dal comune, quale
messaggio vuoi lasciare ai tuoi lettori?
La vita va vissuta, non mostrata e affrontare i propri
demoni è il primo passo per vivere bene.
Non serve raccontarsi di essere buoni, gentili,
amorevoli, quel che conta davvero è non farsi dominare dalla paura, rimanere in
ascolto, sapersi mettere in discussione e non perdere l'empatia per l'altro.
Sembra facile ma non lo è, specialmente oggi che abbiamo tutti la tentazione di
chiuderci e proteggerci dalla paura isolandoci totalmente in un mondo non
sempre "reale".
Una domanda personale ispirata dalla storia, come
decorerai la tua terrazza natalizia?
Più che "terrazza", il mio è un piccolissimo
balcone: metteremo delle luci color ghiaccio intermittenti, quelle che ho
comprato il giorno in cui è nata Amalia. Ma niente paura: noi siamo più una
famiglia spaiata come i vicini di Amalia, con me non si rischiano guerre
condominiali. ;-)
Quali sono i tuoi progetti futuri o idee in cantiere? Naturalmente solo se puoi
e vuoi renderlo noto ai lettori ^^
A marzo uscirà la mia guida sulla scrittura
autobiografica per Giraldi editore e ho un progetto legato alla percezione del
corpo che vorrei trasformare in un progetto di racconti corali.
Bene con questo è tutto… Ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità
Francesca! In bocca al lupo per il tuo lavoro. C’è qualcosa che vorresti ancora
aggiungere?