Oggi nuova recensione di un classico poco conosciuto ma finalmente arrivato in Italia!
Trama:
L'immagine che Valancy Stirling vede riflettersi nello
specchio è una figura tristemente scolorita. Ha quasi trent'anni e non ha un
marito: quanto basta a renderla motivo di imbarazzo per la sua ingombrante
famiglia. Valancy vive secondo le regole imposte da una madre bigotta e
accoglie con remissione le scelte che altri fanno per lei. C'è un luogo dei
suoi sogni, però, dove si sente libera: il suo "castello blu". La
sconvolgente diagnosi di una malattia cardiaca fatale la spinge, però, a uscire
dal suo bozzolo di timore e a cercare nel mondo il suo castello: prima, sul
limitare di quella "landa desolata" dove abitano i reietti della
comunità - Cissy Gay, una ragazza madre malata di tubercolosi, e suo padre
Abel, un impenitente alcolista; poi, ancor più lontano, sul Lago Mistawis, dove
vive soltanto lo sregolato Barney Snaith, che tutti reputano un criminale in
fuga. Ambientato nel Muskoka, dove specchi d'acqua, isole velate dalla nebbia,
cascate scroscianti e boschi inestricabili si fondono nel magico silenzio della
natura canadese.
La mia recensione:
Il castello blu è uno dei
pochi romanzi per adulti scritti dall’autrice dell’indimenticabile saga di Anna
dai capelli rossi, Lucy Maud Montgomery, ed a mio avviso è una piccola delizia
che non potete perdervi.
Come sempre la Casa
Editrice Jo March ci regala delle piccole perle letterarie.
L’edizione è ben curata,
con un’interessante prefazione che vi consiglio come sempre di leggere dopo la
lettura del romanzo vero e proprio per capirla meglio ed anche la traduzione di
Elisabetta Parri è fatta molto bene e a parere mio una buona traduzione è
fondamentale per un romanzo classico, troppe volte traduzioni obsolete rovinano
romanzi altrimenti stupendi in lingua.
Pubblicato per la prima
volta nel 1926 Il castello blu è un castello esistente solo nella fantasia
della protagonista, Valancy, che cresciuta in condizioni di totale
sottomissione alla famiglia trova nel suo castello blu tutto ciò che la vita
vera le cela.
Il castello blu di Valancy
in realtà rispecchia il conforto della scrittura dell’autrice stessa, che
vivendo una vita matrimoniale deludente trova il suo rifugio nella scrittura
facendo vivere ai suoi personaggi vite che avrebbe voluto vivere lei stessa.
Nelle prime pagine
troviamo Valancy nel giorno del suo ventinovesimo compleanno, la ragazza è
afflitta più che mai perché la sua vita non ha uno scopo, tutto sembra non
avere significato e dalla famiglia e dal paese intero è considerata una zitella
senza speranza alcuna.
La figura di Valancy in
queste prime pagine è quasi sfocata, la sua personalità è repressa e la ragazza
non ha la forza di opporsi a nulla.
Ma una sconvolgente
notizia del dottore, che le diagnosticherà una malattia cardiaca incurabile con
un’aspettativa di vita di non più di un anno, la cambierà per sempre.
Decisa a vivere in
quell’ultimo anno tutto ciò che non ha mai vissuto Valancy si ribellerà alla
famiglia e la sua lingua diverrà tagliente.
Pagine esilaranti
accompagneranno i lettori con una protagonista tutta rinnovata e soprattutto
senza peli sulla lingua, caratteristica inammissibile per una donna dei primi
del novecento.
In pochi giorni Valancy
rivoluzionerà la sua vita, lascerà la casa che in fondo non aveva mai sentito
come sua e dopo una breve permanenza accanto ad un’amica di infanzia gravemente
malata troverà l’amore.
E ovviamente il suo cuore
batterà per il più reietto del paese, un assassino a detta di tutti: Barney
Snaith. Sarà veramente così?
Dopo il matrimonio,
proposto dalla stessa Valancy con la convinzione di stare per morire e quindi
di non diventare un peso per Barney che inizialmente prova simpatia per lei ma
non la ama, la nostra eroina troverà ancora un nuovo equilibrio, le sue
giornate si susseguiranno tranquille fra la pace dei boschi canadesi.
E proprio in queste pagine
l’autrice ci regalerà degli stupendi spaccati bucolici, la protagonista ha
trovato il suo castello blu sulla terra e il lettore con lei godrà della
bellezza di quei luoghi ameni.
Un finale quanto mai lieto,
caratteristico di tutti i romanzi della Montgomery, non potrà che portare gioia
e lacrime agli occhi di ogni lettore.
Una lettura assolutamente
consigliata!
A presto,
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