Buongiorno a tutti!
Dopo la pausa estiva torno con una nuova recensione, questa volta vi parlerò di un classico!
Se mi seguite da un po' di tempo avrete notato sicuramente che nell'ultimo anno e mezzo i miei gusti letterari sono decisamente cambiati e i classici sono diventati una lettura fissa da inserire nelle mie tbr stagionali =)
Via dalla pazza folla di Thomas Hardy
Casa Editrice: Bur
Pagine: 490
Prezzo: 14.00 €
Data di pubblicazione: Settembre 2015
Trama:
Bathsheba Everdene è una donna appassionata, libera, affascinante, che eredita una fattoria nella campagna inglese di metà Ottocento e fa innamorare di sé tre uomini diversi per carattere ed estrazione sociale - il pastore Gabriel Oak, il fattore William Boldwood, il soldato Francis Troy sconvolgendo gli equilibri dell'intera comunità. Attraverso le contrastate vicende di Bathsheba, Hardy indaga i desideri, le fragilità, i conflitti nascosti dietro l'apparente immutabilità di un paesaggio millenario. Perché, come osserva Sara Antonelli nell'introduzione, "cosa c'è di sobrio e placido nella vita dei personaggi che abitano questo romanzo? Quasi nulla, giacché si accendono di passioni e si infiammano come gli esseri frenetici che si urtano tra le strade di una metropoli". Una storia d'amore e di riscatto, il primo grande successo letterario di Thomas Hardy in una nuova traduzione dell'edizione definitiva voluta dall'autore.
La mia recensione:
Via
dalla pazza folla di Thomas Hardy è un romanzo che esplora i sentimenti degli
abitanti di un piccolo villaggio rurale della seconda metà dell'800.
Protagonista
femminile è Bathsheba Everdene, una giovane donna che rimasta orfana da piccola
è cresciuta sola e indipendente.
La
ragazza erediterà alla morte dello zio una fattoria e si prenderà, pur essendo
inusuale per una donna a quei tempi, carico non solo di gestire ma soprattutto
di supervisionare tutto il lavoro.
Attorno
a Bathsheba ruoteranno tre uomini diversi sia per condizione economica che per classe
sociale nonché per carattere, tutti però sono accumunati dall’essere innamorati
di lei.
Il
pastore Gabriel Oak, un uomo buono, fedele e dalle mille qualità.
Il
signor William Bloomwood, il proprietario della fattoria confinante con quella
di Bathsheba, un uomo di mezza età schivo e introverso che perderà
letteralmente la ragione per la donna.
Infine
il sergente Francis Troy, un libertino che sa come far girare la testa alle
donne.
Ovviamente
il romanzo di Hardy non si riduce ad un quadrato amoroso ma è molto di più,
infatti seguendo le stagioni del cuore seguiremo anche quelle della terra, le
descrizioni della natura sono meravigliose e approfondiremo anche la società e
la sua organizzazione dell’epoca.
La
storia è inoltre arricchita dai tanti abitanti del villaggio che fanno da
cornice a tutto il romanzo descrivendo al lettore la vita rurale di quei tempi
ben diversa da quella di città.
L’unica
nota stonata dello stile di Hardy è stato il suo rimanere sempre in disparte
rispetto ai suoi personaggi, è difficile entrare in sintonia con loro, non c’è
una ricerca introspettiva dei caratteri ma capiamo questi ultimi attraverso le
azioni dei protagonisti, vediamo tutto il racconto dalla porta di servizio
mentre a me piace entrare dalla porta principale e provare empatia con almeno
un personaggio ma questo chiaramente è soggettivo.
Concludendo
una storia semplice scritta in modo sublime, armonioso.
Un
classico inglese di altri tempi.
Piccola
nota sulla traduzione :
personalmente
quando mi avvicino ad un classico straniero la traduzione è molto importante
perché un registro retrogrado può influire molto sulla lettura rendendola
ostica.
Di
questo libro inizialmente posseduto l'edizione Garzanti (quella con la
copertina del film) che nonostante sia recente ha comunque una traduzione molto
datata che non consiglio.
Successivamente
ho acquistato questa edizione Bur che è veramente ben fatta, la traduzione è
del 2015 ad opera dell'insegnante Sara Antonelli, che firma anche
l'introduzione.
A presto,
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