martedì 2 agosto 2011

Teaser Tuesdays (30)

Ciao a tutti ^_^
eccoci qui con la 30° puntata della rubrica del martedì ^_^

Teaser Tuesdays è una rubrica creata da MizB del blog Should Be Reading... La creatrice della rubrica W... W... W... Wednesdays ^_^

Il banner che vedete qui sopra non è l'originale ^_^ l'ha ricreato Ary :D
Come funziona?
Semplice, basta seguire queste semplici regole:

1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Aprilo a una pagina a caso
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers!
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

La lettura di Arimi:

"Una delle parole più frustanti, amio avviso era amore: un significato così enorme legato ad una parola così piccola!
La gente la sbandierava di continuo, in riferimento a oggetti, ad animali, aluoghi di vacanza e persino cibi.
E, nella stessa frase, riuscivano ad usarla per definire la persona più importante della loro vita. Non era un insulto?
Possibile che non ci fosse un altro termine per un'emozione così profonda??

pag.18 di "Rebel" di Alexandra Adornetto

La lettura di Arianna:

«Fuori c'è qualcuno», sussurrò Nicolas, chinandosi su di lei per prendere la pistola. Come fosse finito dalla parte sbagliata del letto, proprio non lo sapeva. Toccò la familiare impugnatura della Beretta proprio mentre la porta d'ingresso si spalancava. Allora si spostò, per mettere il proprio corpo tra Dahlia e la porta della camera. Avevano dormito troppo ed era già giorno inoltrato. Il sole si riversava nella camera insieme con la calura.
«So che mi stai puntando contro una pistola, Nico», gridò la voce di Gator dalla porta d'ingresso. «Mettila via. Non è molto carino, dal momento che io sono stato così ospitale.» D'un tratto Gator comparve sorridente sulla soglia, i capelli neri arruffati sul volto e gli occhi azzurri, penetranti, che brillavano ironici. «Oh, vedo che siete già diventati molto amici. E pensare che Lily era così preoccupata.»
Voltandosi, gridò: «Ian, Tucker, venite a vedere. Il nostro amico ha trovato una bella gattina».
«Taci, Gator, altrimenti ti sparo.» Nicolas ripose la pistola e guardò Dahlia che si era tirata le coperte fin sul mento. I suoi occhi enormi si spalancarono ancor di più quando gli altri GhostWalker si accalcarono sulla soglia e fissarono a bocca aperta Nicolas il solitario a letto con lei.
«E tu dicevi che non sapeva che farsene di una donna», esclamò Tucker Addison, accusando il più alto del gruppo, Ian McGillicuddy.
«Ammetto lo sbaglio», disse Ian, facendo a Nicolas un breve saluto militare.
Dahlia emise un mezzo strillo d'angoscia e Nicolas riprese in mano la pistola. «Se non ve ne andate e non chiudete la porta, sparo.»
«Non sai proprio stare agli scherzi», brontolò Gator. «E, tra l'altro, questa è casa mia», aggiunse. Poi, afferrata la maniglia, la chiuse con decisione, strizzandogli l'occhio.
Ci fu un breve silenzio, dopodiché Dahlia si tirò le coperte fin sopra la testa con un gemito. «Non mi alzerò mai più da questo letto. Vattene, Nicolas, e porta via quell'accozzaglia di gente. Non ho assolutamente intenzione di affrontare tutti quegli uomini.»
«Non erano poi tanti», disse lui, cercando di blandirla e tirando le coperte. «Almeno non sono arrivati nel bel mezzo di una delle nostre tempeste di fuoco.»
«Nicolas, non ho niente da mettermi», esclamò trattenendo il fiato, con gli occhi ancora più sgranati. «Lily sarà con loro, vero?»
«No, sono sicuro che è rimasta indietro con Ryland.» Scostando le coperte, si stirò, poi si voltò verso di lei e la prese tra le braccia. Dahlia era rigida, opponeva resistenza, allora lui le soffiò sulla pelle e lei, in risposta, ebbe un fremito. Nicolas avvicinò quindi la bocca al suo collo e la baciò fino all'orecchio.
«Questo non è giusto», disse, spingendolo via. Era tanto irritata che sembrava non avesse quasi più fiato per parlare. In effetti, era proprio senza fiato. «Non puoi farlo.»
«Ti stai arrabbiando e questo significa che l'energia piomberà nella stanza. Lo faccio solo per dovere», disse e, trovata la sua bocca, approfittò del momento in cui Dahlia l'aprì per protestare.

pag. 243-244 di "Fuoco nel fuoco" di Christine Feehan

A presto

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