"Le vicende della protagonista hanno un sapore di vita vissuta e si misurano con una realtà umana che oggi, più spesso di quanto si creda, coinvolge la fase adolescenziale della vita."
Roberto Denti
Roberto Denti
NIENTE MI BASTA di Giusi Quarenghi
Casa Editrice: Salani
Pagine: 144
Prezzo: 12,00€
Data di pubblicazione: 8 Marzo 2012
Codice ISBN: 9788862562850
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Trama:
Tredici anni, l’età ingrata. Difficile da vivere, e soprattutto da narrare senza cadere in luoghi comuni e facili giudizi di comodo. Eppure questo libro riesce, con stupefacente delicatezza e comprensione, ad affrontare il tema dell’adolescenza in tutte le sue sfaccettature: dal rifiuto di se stessi e del proprio corpo e quindi del cibo, alla paura di non sapersi guardare con gli occhi degli altri, alla straziante fragilità di sentirsi esposti e inermi ai primi affondi della vita.
Giusi Quarenghi non si schiera, non giudica, non invade l’intimità del dolore privato di un’adolescente come tante, ma lo narra con maestria e consapevolezza, spalancando una finestra su un’età dal sapore amaro e, nello stesso tempo, di una dolcezza che nessuno di noi può dimenticare.
Ecco un estatto del romanzo...
"Mangiare non la rendeva felice. Però la placava, cancellava l’angoscia... Quando sentiva che non avrebbe più potuto ingoiare neanche un’oliva, allora, di colpo, tutto quel cibo dentro le diventava insopportabile, un’occupazione indebita, una cosa rivoltante. Doveva liberarsene immediatamente, ritornare indietro, a quando aveva fame. Perché a quel punto 'sentire fame' le sembrava qualcosa di nobile e di superiore, un obiettivo da raggiungere, la rassicurante conferma di non avere niente dentro, niente di estraneo che potesse renderla più rotonda, più tanta, più pesante. E poi sentirsi pieni è soffocante e spregevole, e la sazietà è volgare. I sazi non hanno anima, gli affamati non hanno che quella."
"Mangiare non la rendeva felice. Però la placava, cancellava l’angoscia... Quando sentiva che non avrebbe più potuto ingoiare neanche un’oliva, allora, di colpo, tutto quel cibo dentro le diventava insopportabile, un’occupazione indebita, una cosa rivoltante. Doveva liberarsene immediatamente, ritornare indietro, a quando aveva fame. Perché a quel punto 'sentire fame' le sembrava qualcosa di nobile e di superiore, un obiettivo da raggiungere, la rassicurante conferma di non avere niente dentro, niente di estraneo che potesse renderla più rotonda, più tanta, più pesante. E poi sentirsi pieni è soffocante e spregevole, e la sazietà è volgare. I sazi non hanno anima, gli affamati non hanno che quella."
L'autrice
Giusi Quarenghi è nata nel 1951 e vive a Bergamo. Si è occupata di cinema d’animazione e di critica cinematografica, di fumetto, illustrazione e pubblicità. È autrice di albi illustrati, filastrocche, storielle, racconti, poesie, testi di divulgazione, sceneggiature, romanzi; ha rinarrato fiabe, miti e storie sacre. Nel 2006 le è stato assegnato il Premio Andersen Italia per la scrittura.
A presto
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