sabato 19 maggio 2012

Recensione Patricia Brent,Zitella di Herbert G. Jenkins

 Patricia Brent, Zitella di Herbert G. Jenkins
Una giovane sola e indipendente, un Lord che vuole sposarsi a ogni costo, un gruppo di zitelle ficcanaso per una divertente, romantica commedia divenuta ormai un classico della narrativa inglese.

Casa Editrice Elliot
collana: raggi
pagine: 256
Prezzo: 15.00 €
Data di pubblicazione: Marzo 2012
ISBN: 9788861922686

Trama:
Siamo a Londra, durante la Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un personaggio politico dalle scarse capacità e alloggia alla pensione Galvin, presso la quale risiede una variegata comunità che si ritrova ogni sera a cena attorno allo stesso tavolo. Un giorno, per caso, la ragazza ascolta una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza “non abbia nessuno che la inviti fuori”. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia annuncia di aver ricevuto per l’indomani un invito al ristorante dal suo fidanzato. Nulla di strano, se non fosse che il fidanzato non esiste né si intravede all’orizzonte. Pensando di essersela cavata con una piccola bugia e un pranzetto solitario, il giorno dopo, giunta al ristorante, si rende conto invece di essersi cacciata in un bel pasticcio, quando nota alcuni ospiti della pensione seduti a un tavolo con l’evidente scopo di spiarla. Per paura di essere scoperta, Patricia si avvicina a un giovane ufficiale chiedendogli di aiutarla a tenere il gioco. È così che fa la conoscenza di Lord Peter Bowen, ed è da lì che prende il via una divertente, raffinata e modernissima commedia degli equivoci: il giovane, infatti, non si limita a sostenerla nella messinscena al ristorante ma, con il passare dei giorni, si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti, spassosi malintesi.

La mia recensione:


“Patricia Brent, Zitella” è un romanzo di Herbert G.Jenkins edito dalla Casa editrice Elliot.

Un romanzo che è sicuramente una valida cura contro la tristezza e il malumore.

Pubblicato per la prima volta nel 1918 e approdato anche nelle sale cinematografiche, la storia di Patricia Brent è unica, ironica e romantica.

La storia si sviluppa come una commedia degli errori e fin dalla prima pagina è impossibile trattenere un sorriso, leggendo questo libro mi è sembrato di trovarmi comodamente seduta in un teatro di inizio secolo.

Ogni personaggio è ben caratterizzato, ognuno rappresenta una determinata categoria di persona e modo di comportamento.

Iniziamo dalla protagonista: Patricia, una ragazza di ventiquattro anni rimasta orfana da qualche anno.


La ragazza, trasferitasi a Londra vive alla Galvin House, una sorta di hotel e si guadagna da vivere, facendo la segretaria di un politico che proprio non ne ha la stoffa e per il suo lavoro dipende totalmente dalla moglie, che mira a far diventare il marito un vero uomo di successo.

Patricia è una ragazza alla mano, riservata, schiatta ed intelligente non riesce a soffrire le altre inquiline delle Galvin House che si comportano come zitelle inacidite e hanno sempre una parola su tutto e tutti.

Delle vere e proprie pettegole, non mancheranno di creare durante la trama, delle vere e proprie gag.

Ma anche gli altri inquilini della Galvin House non sono da trascurare ed ognuno di loro si guadagnerà un posto ben preciso della storia.

Il romanzo prende avvio da un equivoco, infatti Patricia per far ingelosire la signorina Elisabeth Wangle e la signora Mosscrop-Smythe che l'hanno definita una zitella senza speranze, racconta loro di essersi fidanzata e di aver appuntamento, per la sera dopo, proprio con questo fantomatico fidanzato.

Ovviamente le due pettegole vogliono una prova e la sera dopo seguiranno Patricia.

Quest'ultima, accorgendosi di essere pedinata si recherà al Quadrant, un rinomato ristorante e avvicinerà un giovane militare chiedendogli di stare al gioco.

Così conoscerà Peter Bowen.

L'uomo si innamorerà perdutamente di Patricia e deciso a tutti i costi a sposarla ne vedremo delle belle.
Un equivoco ne farà nascere sempre uno nuovo fino all'inevitabile finale.

Un libro che mi è veramente piaciuto.

Lo stile dell'autore è molto fluido, teatrale e mai noioso

L'ambientazione è quella di una Londra all'inizio della Prima Guerra Mondiale ma la guerra ancora non si fa sentire con la sua sofferenza e tragicità, nel romanzo di Jenkins non c'è posto per la tristezza.

La ricostruzione dell'epoca è veramente ben fatta ed anche se il carattere di ogni personaggio è portato al limite, accentuando un determinato lato in ognuno, ci mostra importanti caratteristiche di una sociatà di inizio secolo, ancora legata ad i pregiudizi ma pronta ad aprirsi ad un imminente nuovo futuro.





A presto! 


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