Buona domenica a tutti!! Finalmente dopo giorni di pioggia è tornato il sereno^^
Con il sole arriva anche una nuova recensione:
Garden di Emma Romero
Con il sole arriva anche una nuova recensione:
Garden di Emma Romero
Collana:Chrysalide
Pagine:300
Prezzo:17,00
euro
Data
di pubblicazione: 2 Aprile 2013
Trama:
Italia,
Rinascimento del futuro. Maite ha 16 anni ed è la lavoratrice più
efficiente nella sua Fabbrica. Ha una passione segreta per il canto e
un grande sogno: raggiungere il leggendario Giardino alla Fine del
mondo, dove si mormora che vivano dei Ribelli in totale libertà.
Perché il mondo di Maite è una prigione. Dopo una lunga guerra,
infatti, l’Italia è stata divisa in 8 Granducati e la vita degli
uomini è stata riformulata: la musica, la danza, il teatro sono
proibiti, se non nella Città del Governo. Non resta che il lavoro
durissimo, un sistema di controllo micidiale, la morte certa per ogni
infrazione. Tranne che in occasione della Grande Cerimonia annuale,
la sfarzosa celebrazione per l’anniversario della Rinascita, a cui
tutti sono obbligati ad assistere. Per Maite, quello, diventa il
giorno del riscatto: dopo il sequestro della sua migliore amica
Erika, decide di far sentire la sua voce al mondo, anche a costo
della sua stessa vita. Ad aiutarla nel viaggio verso la libertà, ci
saranno il fidato amico Josh, e l’enigmatico Einar, figlio del
Governatore.
La mia recensione:
Amando
il genere distopico non potevo lasciarmi sfuggire questa
pubblicazione tutta italiana.
“Garden”
di Emma Romero nasce come libro autoconclusivo ma sembra proprio che
l'autrice abbia deciso di farlo continuare e proprio questa scelta ha
cambiato il mio giudizio complessivo sull'intero romanzo.
Infatti
in Garden, la Romero ci permette solamente di sbirciare dal buco
della serratura della sua fantasia ma non ci permette di entrare ed
esplorare a fondo la sua storia.
E
questo può essere motivato dalla scelta di riservare gli
approfondimenti per i volumi successivi ma non poteva essere
assolutamente accettato in caso di volume autoconclusivo.
Ecco
perchè spero vivamente di leggere un seguito e di continuare
l'avventura di Maite con i suoi amici.
Garden
è ambientato in un futuro dove le guerre hanno devastato l'Italia
distruggendo totalmente l'antica civiltà.
Maite
vive nella periferia di Amor, che giace sulle ceneri di Roma e da cui
prende il nome (letto al contrario).
Purtroppo
questo è tutto ciò che l'autrice ci regala dell'ambientazione
italiana, mi aspettavo di leggere un distopico ambientato nella mia
nazione, e questo mi aveva incuriosito moltissimo, purtroppo però
questo aspetto non è stato approfondito.
Il Rinascimento del futuro si fonda su il potere assoluto del Presidente che si
circonda di persone fidatissime, i Giusti, ai quali spetta il compito
di mantenere l'ordine.
L'ordine
è la pace sono tutto, è per mantenerli il popolo è ridotto
praticamente alla schiavitù e alla fame.
Il
futuro lavorativo di ognuno è deciso dal computer generale in tenera
età, a nulla valgono sogni o ispirazioni.
Per
quanto riguarda invece le unioni tra le persone l'autrice non ci dice
nulla ma si suppone che avvengano comunque all'interno delle varie
divisioni sociali, le nascite invece sono controllate in base alla
richiesta della forza lavoro.
Vi
è poi una sezione della popolazione, ritenuta più fortunata perchè
non è costretta a trascorrere 16 ore in fabbrica, che svolge il
ruolo di “Artisti, sempre al servizio del Presidente.
Chiunque
trasgredisce alle regole viene terminato, fatto misteriosamente
sparire.
Questa
è la società in cui cresce Maite.
Una
ragazza di sedici anni come tante ma che nasconde dentro si sé un
sogno proibito, quello di cantare.
Infatti
nella società di Garden è proibito alla gente comune qualunque
forma d' arte, riservata esclusivamente agli Artisti.
E
sarà proprio questo sogno che la metterà in guai seri.
Catturata
per aver cantato pubblicamente e condannata ad essere terminata Maite
scoprirà i veri fili che muovono la società, trovando un alleato
davvero inaspettato poche ore prima della Cerimonia, l'anniversario della Rinascita e unico giorno di festa per l'intera nazione.
Il
personaggio di Maite è veramente ben descritto, ho ammirato questa
ragazza tenace e coraggiosa ed ho tenuto il fiato sospeso fino alla
fine per la sua sorte.
Ci
sono poi tantissimi personaggi che ruotano attorno alla nostra
protagonista, dai suoi genitori alla migliore amica Erika, al collega
di lavoro e amico Luca fino ad arrivare al Presidente, suo figlio Einar e
gli Artisti.
Ma
nessuno di questi altri personaggi è riuscito ad entrarmi nel cuore
a causa della scarsa caratterizzazione. Credo che soprattutto il personaggio di Einar poteva regalare molto di più alla storia.
Ho
molto apprezzato lo stile della Romero, fresco, semplice e diretto.
Il
libro scorre molto velocemente e in men che non si dica si arriva al
finale, che sicuramente apre la strada per un seguito.
Concludendo
quindi posso affermare che Garden è un libro dalle grandi
potenzialità, dalle buone basi e dalle idee eccellenti ma purtroppo
tutto questo non è ben sviluppato ma solamente accennato.
E voi lo avete letto? Fatemi sapere le vostre opinioni!!
A presto!!
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