DAMNED di Claudia Palumbo
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 416
Prezzo: 15,90€
Data di pubblicazione: 17/01/2012
Codice ISBN: 9788820051679
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Trama:
Le canzoni non ti tradiscono ha detto Ligabue.
Ma le persone, a volte, sì. Cathy, occhi blu e una ciocca viola tra i capelli nerissimi, lo ha scoperto quando Mirko, il suo primo amore, l'ha irrimediabilmente ferita. È per questo che ha messo in valigia la sua chitarra e i suoi diciott'anni, e ha lasciato la sua Napoli per raggiungere la madre in Germania e cercare di rimettere insieme i pezzi del suo cuore. Ma non sa che a Madenburg, cupa cittadina tedesca, la sta aspettando il destino.
Durante un concerto a scuola su di lei si posano gli occhi indagatori di Tristan e Konstantin Von Schaden, voce e basso della band del momento, i Damned. Due gemelli che si assomigliano per un solo particolare: la straordinaria bellezza. E il potere quasi ipnotico che i loro sguardi, e la loro musica, esercitano su Cathy. Tristan e Konstantin entrano nella sua vita, sconvolgendone ogni certezza: perché i due fratelli custodiscono un segreto celato al mondo da secoli, e la loro è una storia maledetta, e maledettamente affascinante.
Quando Cathy, attratta da entrambi, capirà di amare davvero uno solo, scoprirà anche che non sempre l'amore basta. A volte s'intromette il destino, e quello di Cathy è di lottare contro il Male. E contro le creature dell'ombra come i fratelli Von Schaden.
Una scelta che solo il cuore può compiere, un duplice amore che sfida il tempo, una lotta epica e mortale tra il Bene e il Male: Damned è un romanzo che emoziona e cattura, una grande storia destinata a conquistare ogni lettore.
La mia recensione:
Damned è il libro d'esordio di Claudia Palumbo.
Nato quasi per gioco, tra i banchi di scuola questa giovane autrice ha saputo dare vita ad un urban fantasy, young adult veramente ben costruito.
Il libro è autoconclusivo e devo dire che la storia mi ha colpito molto e quasi non volevo arrivare all'ultima pagina per separarmi dai suoi protagonisti.
Tutto inizia con Catherine, Cathy per gli amici, che arriva a Mademburg, un piccolo paese della Germania centrale.
Cathy infatti ha deciso di trasferirsi per un po' dalla mamma in Germania dopo aver subito un grande delusione amorosa nel suo paese d'origine, Napoli.
L'unico affetto che ancora la lega alla città italiana è quello paterno.
Una volta arrivata a Mademburg Catherine dovrà imparare a vivere con la sua “nuova” famiglia e durante tutto il romanzo seguiremo gli alti e bassi di questo difficile rapporto.
Cathy è una ragazza forte, decisa che non ama apparire e per questo non si farà molti amici nella nuova città.
Non appena arriverà a scuola però instaurerà un legame molto particolare con una ragazza del luogo, Engel, anche lei molto schiva verso gli altri ma con un grande spirito di protezione verso la nostra protagonista.
Ben presto Engel presenterà all'amica i suoi due migliori amici, più grandi di qualche anno e molto famosi tra i giovani.
Sono i gemelli Von Schaden che appartengono ad un gruppo musicale molto importante, i Damned.
Tra questi e Cathy sarà subito amore a prima vista e si verrà a creare una sorta di triangolo.
Catherine sarà molto indecisa su quale dei due ragazzi scegliere perchè Tristan e Konstantin, pur essendo molto diversi, sono pur sempre gemelli, parti differenti della stessa medaglia.
Tra i tre si insturerà un rapporto molto profondo fatto di amore e odio che segnerà per sempre le loro vite.
Ma i gemelli sono molto più di questo e ben presto Cathy verrà a conoscenza di un mondo che fin ad allora credeva esistere solamente tra le pagine dei suoi autori preferiti.
E niente sarà facile quando le forze del male si opporranno a quelle del bene e Cathy dovrà essere forte e combattere per se stessa e per il suo amore.
Una storia che coinvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina.
La scrittura di Claudia Palumbo è semplice e scorrevole.
Il libro è raccontato attraverso i punti di vista dei tre protagonisti ed ho trovato veramente ben costruito il passaggio da un personaggio all'altro.
Tutti hanno delle personalità molto distinte e ben definite e quindi non è difficile capire chi sta parlando, anche se è sempre specificato.
Particolarmente bello e toccante il finale, che saprà emozionare anche il lettore più “difficile”.
In questo libro l'autrice ha reso omaggio ha tutti i suoi miti sia musicali che letterari e così spesso ci troveremo ad ascoltare insieme ai protagonisti “piccola stella senza cielo” di Ligabue, oppure incontreremo i Muse.
Il libro inoltre è diviso in tre parti all'inizio delle quali troviamo delle citazioni perfettamente in tema di Stephen King, Bram Stoker e Stephenie Meyer.
L'intreccio della trama è molto articolato ma piano piano, assieme alla nostra protagonista scopriremo tutti i tasselli mancanti e alla fine non rimarranno domande senza risposta.
Le vicende vissute dai protagonisti non sono banali ma vengono affrontati temi importanti come il divorzio dei genitori e la conseguente nuova famiglia di uno dei due coniugi, in questo caso la madre di Catherine.
Molto analizzato è il rapporto tra fratelli, gemelli, e quindi ancora più intenso.
Altro tema molto caro all'autrice è la musica, parte integrante del romanzo.
Originale anche la ricostruzione fantasy con la gerarchia vampirica, i diversi tipi di vampiri e la figura delle predestinate, senz'altro innovativa.
In alcune parti del romanzo, soprattutto nella terza parte si sentono degli echi della saga di Twilight ma voglio precisare che diversamente da molti romanzi che ho letto ultimamente dove la copiatura era palese, qui si tratta solo di alcuni elementi base comuni da cui la nostra autrice è partita per poi renderli assolutamente propri e originali, ed infatti nei ringraziamenti finali l'autrice dichiara espressamente che la sua musa ispiratrice è stata la Meyer.
Per concludere passiamo alla atmosfere, molto ben ricreate, soprattutto quelle degli interni.
Un libro che vi consiglio di leggere, saprà stupirvi e poi non dimentichiamolo, l'autrice è una nostra connazionale quindi trovo giusto sostenerla in questa sua avventura appena iniziata ma già molto promettente.
e mezza
A presto,
7 commenti:
Io ho letto il libro che mi sembra sufficiente appena appena...ma detto questo volevo solo contestare in modo gentile perchè ho sorriso leggendolo, il fatto della figura delle predestinate come innovativa.Sono più di 10 anni che esiste Buffy.Chiamiamole ammazzavampiri o predestinate, la zuppa è sempre quella.Rimescolata.
Anche io ho letto il libro e alla sufficienza non ci a avvicina nemmeno. " si sentono gli echi di Twilight"... No, ci sono proprio i dialoghi copiati pari pari, per non parlare dei "Diari del Vampiro", per passare a " Buffy" e per finire anche una spolveratina di " Dracula" di Bram Stoker. Io non ho apprezzato questo libro, e' vero, ma davvero non si può chiamarlo innovativo, a meno che mon sia diventato "innovativo" scopiazzate trame e personaggi a destra e a sinistra e avere almeno l'accortezza di cambiare i nomi.
Cari Anonimi...i commenti si firmano.
Le recensioni sono opinioni soggettive ad un libro e non oggettive!
Per cui una cosa innovativa (ed io l'ho scritto solo per la figura delle predestinate e non per il libro in toto) può non esserlo per voi ma per altri si.
Caro Anonimo 1 e Anonimo 2,
io non ho letto Damned quindi non posso né trovarmi d'accordo con voi né con Arimi e non posso dirvi la mia sul romanzo... però volevo precisare una cosa... anche se non avete un account di google quando commentate potreste almeno firmarvi... è davvero irritante quando ti arrivano commenti di questo genere senza uno stralcio di firma... non trovate anche voi?
ahahhaha xD socia abbiamo postato insieme praticamente xD
Scusate, avete perfettamete ragione, i commenti vanno sempre firmati."Anonimo 2" si scusa, ho messo il commento di fretta e non ho pensato alla firma. Non che questo cambi la mia opinione su libro; se è vero che le opionioni sono soggettive è anche vero che le copiature sono talemnte palesi e in certi punti "sfacciate", che risulta difficile farsi una vera opinione "soggettiva" del ibro, considerando che di "di farina del suo sacco" c'è ben poco. E a mio parere questo è oggettivo, il libro è una copia di altri, e dove l'autrice si è sforzata di mettere del "suo", non c'è nemmeno riuscita.
Purtroppo anche a me Damned non è piaciuto. Soprattutto i dialoghi li ho trovati troppo forzati, troppo poco credibili, spesso contraddittori. Cathy si innamora prima dell'uno e poi dell'altro con una facilità incredibile. Le parole amore/ti amo/innamorato credo vadano usate anche con un po' di parsimonia, per quanto si stia parlando di emozioni forti.
Non so, io preferisco e vedo molto più credibili i rapporti che nascono, crescono e maturano lentamente.
Quanto alle similitudini con Twilight, sì ci sono, ma quello per me è il meno. Quando scrivi un libro sui vampiri è ovvio che il paragone con la Meyer arrivi sempre.
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