Dicembre è iniziato e quale modo migliore per consigliarvi un libro da mettere sotto l'albero??
La casa nella brughiera di Elizabeth Gaskell
Pagine: 248
Data di pubblicazione: Novembre 2016
ISBN:9788864022895
Trama:
La casa nella
brughiera, commissionato a
Elizabeth Gaskell dal suo editore come libro natalizio e pubblicato per la
prima volta nel 1850, commosse l’amica Charlotte Brontë. Casa Browne è
incastonata tra le colline nel nord dell’Inghilterra. In una vallata da fiaba,
nascosti e isolati, vivono Maggie e Edward, figli del fu curato di Combehurst,
con la madre e una vecchia domestica. Le loro uniche incursioni nel vicino
villaggio sono riservate alla domenica quando, dopo la messa, si recano a fare
visita alla tomba del padre. La manifestazione del lutto diviene un rito al
quale assiste tutto il villaggio, per l’imbarazzo e il rammarico dei due
bambini.La monotonia della
loro vita, vissuta all’ombra di una natura verdeggiante e scandita dai lavori
domestici per Maggie e dai giochi all’aperto per Edward, viene interrotta
dall’invito a pranzo di un vicino, Mr Buxton, caro amico del compianto curato.
Una riluttante Mrs Browne accetta di condurre i suoi bambini a fare la
conoscenza di Frank, figlio dell’uomo, di Erminia, sua nipote, e dell’inferma
Mrs Buxton.Mentre Maggie cresce
sotto la guida degli insegnamenti e dell’amore di quest’ultima, stringendo una
tenera amicizia con Erminia e penetrando lentamente il cuore di Frank, Edward,
soffocato dal cieco amore di una madre che non ha saputo impartirgli le giuste
lezioni di vita e debole di fronte alle lusinghe del denaro, decide di
intraprendere un cammino professionale che porterà alla rovina la sua famiglia.In una storia il cui
perno è costituito dalla figura femminile di Maggie e dal suo universo di
credenze e valori, in contrasto con quello del fratello e persino della madre,
l’autrice ci regala il ritratto di una protagonista che, sebbene non si ribelli
al ruolo impostole dalla società e sia sempre pronta a svolgere il suo dovere anche
a discapito della propria felicità, rimane costantemente fedele ai propri
imperativi morali.
La mia recensione:
La casa nella brughiera di Elizabeth Gaskell fu
commissionato all’autrice come libro “natalizio” per essere pubblicato nel
Dicembre 1850 e come allora la casa editrice “Edizioni Croce” ha rispettato
l’originaria pubblicazione nel mese più gioioso dell’anno.
Se nei suoi più corposi romanzi l’autrice aveva affrontato
un’ambientazione a carattere industriale, in questo romanzo breve esploriamo il
tema bucolico, come già era successo nei fratellastri e largo spazio è lasciato
alle descrizioni di una natura incontaminata e pacifica che caratterizza i
dintorni di Combehurst, il paesino in cui è ambientata la storia.
Il rigonfiamento delle onde prodotte dall'erba sull'altopiano disegna quasi un orizzonte nel cielo.
La sua linea è interrotta solo in un punto da un boschetto di abeti scozzesi, che appare sempre buio e in ombra anche a mezzogiorno, quando il resto del paesaggio sembra bagnato dalla luce del sole.
L'allodola frema e canta, in alto nel cielo.
I protagonisti de “la casa nella brughiera” appartengono
alla media borghesia e la loro dimora rispecchia il loro ceto sociale essendo
definita dal narratore qualcosa a metà tra villa e villetta.
Attraverso gli occhi del narratore seguiamo la vita di
Maggie Browne e della sua famiglia composta dalla madre e dal fratello Edward.
I due giovani hanno perso il padre, curato del paese, in
tenera età e la mancanza della figura paterna come punto di riferimento si farà
sentire per tutta la narrazione, evidenziata anche dalla figura materna che
appare nettamente divisa tra i due figli non celando la sua preferenza per il
figlio maggiore.
I caratteri dei due fratelli vengono delineati subito
dall’autrice e piano piano conosceremo Maggie, una ragazza buona dolce e
gentile che troppo spesso viene sopraffatta dal fratello Edward che fin da
piccolo la tratta, essendo una bambina, da essere inferiore nato soltanto per servire
gli uomini.
Contrapposto a Maggie, Edward viene caratterizzato da subito
come il “villain” del romanzo, presuntuoso ed egoista crescendo il suo carattere
peggiorerà sempre più divenendo un ragazzo avido e attaccato ai beni materiali.
La riuscita materiale era il suo criterio di valore.
Il fine, per come la vedeva lui, sembrava giustificare i
mezzi.
La vita nel cottage dei Browne scorre monotona di stagione
in stagione finchè non irrompe nella loro quotidianità il Signor Buxton, un
signorotto locale legato da un forte legame di amicizia con il defunto Signor
Browne che con un invito, con il pretesto di far giocare i giovani Browne con
suo figlio Frank e sua nipote Erminia, cambierà il corso di molte vite.
Maggie farà la conoscenza della moglie del Signor Buxton,
una donna malata nel fisico ma fiorente nell’animo, che insegnerà alla piccola
protagonista i più importanti valori cristiani come il perdono e la carità.
Crescendo le vite dei Browne e dei Buxton si legheranno in
modo sempre più stretto fino allo sbocciare di un tenero amore tra Frank e
Maggie.
Frank è un bravo ragazzo, onesto e leale rappresenta
l’antitesi di Edward.
Il Signor Burton invece è un personaggio particolare dalle
mille sfaccettature, se inizialmente è spinto da buoni sentimenti verso dei
ragazzi di un ceto sociale più povero, poi credendo di fare il bene del figlio,
si opporrà con tutte le sue forze al matrimonio con Maggie anche se alla fine,
grazie al comportamento della ragazza e al suo sacrificio si redimerà.
Altri due personaggi femminili positivi, che incarnano i
valori dell’amicizia, della fedeltà e dell’amore sincero sono Nancy, la vecchia
domestica dei Browne che tratta Maggie come fosse sua figlia, ed Erminia, la
cugina di Frank che si dimostrerà una vera amica per Maggie.
Un romanzo che mi ha fatto riflettere e che mi ha scaldato
il cuore.
Ho adorato questo libro dalla prima all’ultima pagina e
ancora non riesco a spiegarmi come mai per tanti anni questa autrice è restata
nell’oblio della maggior parte del mondo editoriale.
Un’ autrice dalla scrittura fluida e mai pesante che riesce
sempre ad esprimere temi importante attraverso una superba caratterizzazione
dei personaggi.
Credo che tutti dovrebbero leggere almeno un suo romanzo
nella propria carriera letteraria perché, vi assicuro, ne vale veramente la
pena.
Da sottolineare come sempre la cura che questa Casa Editrice mette nelle sue edizioni, un'accuratissima introduzione di Raffaella Antinucci affianca la perfetta traduzione di Flavia Barbera.
Inoltre nelle pagine finali del volume troviamo una lettera di Charlotte Bronte, in lingua originale, che l'autrice di Jane Eyre scrive all'amica Elizabeth Gaskell.
A presto,
A presto,
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