lunedì 28 novembre 2016

Recensione: Il giardino dei fiori segreti di Cristina Caboni

Buongiorno a tutti!!
Ecco qui la mia recensione di un libro che vi ho già mostrato in pagina Fb, ovvero:

Il giardino dei fiori segreti di Cristina Caboni

Casa Editrice: Garzanti
Pagine:360
Prezzo: 16,90 €
Data di pubblicazione: Ottobre 2016
ISBN:9788811671749

Trama:
Londra, Chelsea Flower Show, la più grande mostra di fiori del mondo. Sotto gli archi carichi di rose, Iris Donati è felice: fra le piante si sente a casa. Una casa vera, quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per osservare meglio una composizione, Iris rimane paralizzata. Si trova di fronte due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso. La ragazza che ha davanti è identica a lei. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori e i suoi bouquet sono fra i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent'anni nessuna delle due ha mai saputo dell'esistenza dell'altra. Perché? Ora che sono di nuovo riunite, Iris e Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono nate. Tra viali di cipressi e verdi declivi, sorge un'antica dimora circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni. Ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Solo lei può spiegare davvero perché sono state separate e aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino. Iris e Viola non lo sanno, ma ogni coppia di gemelle della famiglia, da secoli, deve salvaguardare la sopravvivenza del giardino e capire il suo grande potere: quello di curare l'anima.

La mia recensione:
Il giardino dei fiori di Cristina Caboni mi ha incuriosito fin da subito per la sua trama accattivante e dal profumo antico.

Protagoniste del romanzo sono due sorelle gemelle, Iris e Viola.

Le due ragazze sono cresciute separate, divise dai genitori in tenera età e nessuna sospetta l’esistenza dell’altra fino ad un incontro casuale, avvenuto a Londra in una fiera floristica.

L’incontro fortuito, avvenuto grazie all’infinito amore che entrambe le giovani provano per i fiori porterà a galla celate verità e per i genitori sarà impossibile portare avanti la scomoda situazione.

Così Iris, cresciuta con il padre Francesco in giro per il mondo, scoprirà non solo di avere una sorella ma anche di avere una madre, creduta morta quando lei era molto piccola.

Stessa situazione per Viola, vissuta gran parte del tempo a Londra con la madre Claudia che scoprirà di avere un padre vivo e vegeto.

A Claudia e Francesco non risulterà altra via possibile se non quella del dialogo e i due organizzeranno un incontro a Londra.


Le parole sono come le note. Finché stanno sullo spartito, non sono che simboli. Ma quando le trasformi in suoni, possono tutto.


L’improvvisa chiamata di Giulia però, la madre di Francesco, scombinerà tutti i loro piani.

La donna, residente in un’antica villa Toscana nei pressi di Volterra, ormai gravemente malata ha deciso di fare ammenda di tutti i suoi sbagli e così chiama a sé il figlio con il quale ha rotto i contatti anni prima.

L’anziana donna ha intessuto una vita di regole e norme da seguire in funzione della villa e del suo giardino, molto più di una semplice eredità di famiglia.

I suoi modi severi però hanno allontanato da lei la sua famiglia e proprio a causa di antichi dissapori il matrimonio di Claudia e Francesco è andato in frantumi come un fragile vaso di cristallo.

Il giardino di villa Spinosa, questo il nome della residenza ormai in rovina, rispecchia lo stato d’animo della sua proprietaria e da anni è in declino, non producendo più fiori senza alcuna apparente soluzione al problema.

Ma Giulia e il giardino nascondono un segreto, e sarà proprio compito delle gemelle scoprirlo.

Una per i viandanti, una per il labirinto e la rosa dei mille anni.



Così Francesco e le figlie si recheranno a villa Spinosa e vi trascorreranno l’estate esplorando il giardino, le leggente ad esso legate e l’animo dei suoi abitanti, riscoprendo una nuova donna in Giulia e soprattutto tentando di colmare i vuoti che gli oltre vent’anni di lontananza hanno creato tra i membri di una famiglia da ricostruire dalle fondamenta.

Un romanzo familiare, affascinante e intrigante.

Lo stile della Caboni è perfettamente distinguibile in ogni pagina, i suoi amati fiori arricchiscono anche questo suo terzo romanzo diventando, sotto forma di giardino, i veri protagonisti.

Ogni capitolo è preceduto da un breve “vademecum” sulla cura di una particolare specie di fiore e sui suoi utilizzi.

I colori del nostro giardino possono aiutarci nelle sfide della vita.
Il colore viola dei giacinti e delle viole del pensiero ci dona coraggio e forza nelle avversità. La viola del pensiero ha bisogno di penombra ma può fiorire in ogni momento dell’anno. Proprio come un sorriso può scaturire da una lacrima.


I personaggi sono tutti ben caratterizzati, soprattutto le due gemelle sono curate nel dettaglio e l’autrice è stata abilissima a costruire due caratteri così diversi ma altrettanto complementari e a trasmettere la loro forza d’animo, le loro emozioni a noi lettori.


Ho apprezzato moltissimo la figura di Bianca, una presenza tutta da scoprire che con la sua voce mette a conoscenza il lettore di un segreto che si delinea piano piano e si verrà alla luce solo alla fine della storia.

Gli unici personaggi che ho trovato poco incisivi sono stati Claudia e Francesco, il loro comportamento di coppia è stato congelato a vent’anni e vivendo di ricordi e rancore sono rimasti, a parer mio, acerbi e immaturi nei comportamenti, al contrario delle gemelle che invece si dimostrano mature per la loro giovane età.

Un romanzo da gustare piano piano, lo stile dell’autrice è ricercato e ponderato.

Sicuramente con questo romanzo Cristina Caboni ha dimostrato di poter dare ai lettori sempre di più!




A presto!!







martedì 15 novembre 2016

Recensione: Ma la vita è una battaglia di Charlotte Bronte

Buonasera a tutti!
Oggi vi recensisco un libro, o meglio una raccolta di poesie davvero imperdibile!

Ma la vita è una battaglia di Charlotte Bronte

Casa Editrice: L'Orma editore
Pagine:65
Collana: I Pacchetti
Prezzo: 5.00 €
Data di pubblicazione: 2016
ISBN: 9788898038961

Trama:
Da una canonica persa nelle brughiere inglesi Charlotte Brontë combatte a suon di lettere una battaglia quieta e determinata per affermare le ragioni del proprio genio letterario e lo straordinario talento delle sue sorelle. I numerosi appassionati dell'autrice di "Jane Eyre" troveranno in questo epistolario l'apprendistato di un'intelligenza, le peripezie di un cuore capientissimo e il percorso di una vita di formidabile consapevolezza e segreta intensità.  


La mia recensione:

Ma la vita è una battaglia di Charlotte Bronte è un piccolo gioiello che non può mancare nella vostra libreria.
Il libro è un epistolario con 21 lettere selezionate della più prolifera della sorelle Bronte.

Le lettere hanno tutte un impostazione molto formale, sono indirizzate alla migliore amica dell'autrice, Ellen Nussey, ad una sua insegnante, ad alcuni autori e a Costantin Heger, il direttore di un collegio belga che l'autrice frequentò prima come allieva e poi come insegnante.

Dalle lettere si evince un amore platonico della scrittrice verso l'uomo che non la degnerà mai di risposta.
Le lettere coprono un arco temporale di una ventina d'anni, dal 1832 al 1855.

Sono tutte precedute da una breve spiegazione che in modo esaustivo ci spiega il contesto e il motivo della lettera.

Inoltre nel volume troviamo un'introduzione di Laura Ganzetti sicuramente degna di nota.

Queste lettere, oltre a darci un frammento di vita dell'autrice, trasmettono pienamente il suo carattere e i suoi ideali e lettera dopo lettera mi hanno trasmesso tantissime emozioni e forza d'animo.

Finchè ci è possibile dobbiamo nutrire una profonda e incrollabile stima per le persone che amiamo e alle quali ci sentiamo più vicine, poco importa se a volte ci infastidiscono con idee che ai nostri occhi appaiono irragionevoli e testarde.

Dall'epistolario si evince di quanto la Bronte sia stata una donna forte, ferma nelle sue idee e innovativa pur conducendo una vita quasi monacale, ligia ai suoi doveri filiari e conforme alle regole.

Dalle lettere emerge la difficoltà per le donne dell'epoca di poter pubblicare i loro lavori e come spesso gli editori dell'epoca dissuadevano una talentuosa scrittrice incoraggiandola invece a diventare una brava donna di casa, dovere primo di una donna.

Ho riflettuto a lungo sulla vita delle donne che non sono sposate nè potranno mai esserlo, e sono giunta alla conclusione che non vi sia nulla di più rispettabile sulla terra di una donna che, giorno dopo giorno, costruisca la propria vita con pazienza e tenacia....

Attraverso le lettere ripercorriamo anche le grandi perdite familiari di Charlotte, che in pochi anni ha visto ammalarsi e morire il fratello e le due amate sorelle.

Ma nonostante tutto lei rimane una donna forte, per se stessa e per il padre e non smetterà mai di lottare per la vita, fino alla fine.

Una donna dalla vita semplice ma dalla mente colta, eccezionale.

Il suo stile di scrittura è raffinato, preciso, educato e spesso pungente.

Leggere questo epistolario è stata una vera gioia per la mente e per il cuore e sicuramente leggere le lettere personali ci avvicina all'autrice, trasmettendoci la sua vera personalità e colmando quelle distanze che a volte si creano leggendo grandi romanzi di eccellenti autori.

   

A presto,



giovedì 3 novembre 2016

Blogtour The Siren: Intervista all'autrice Kiera Cass

Buongiorno a tutti!!!
Oggi tappa straordinaria del nostro blogtour che si è ormai concluso ma le sorprese non sono ancora finite!
Infatti io e le altre splendide ragazze dei blogger che hanno partecipato al blogtour abbiamo avuto l'occasione di poter intervistare, grazie alla Sperling =), Kiera Cass...potevamo farci sfuggire una simile occasione?! Ecco quindi di seguito le nostre domande riunite a formare un'unica intervista comune che troverete sui blog: 
Atelier dei libri www.atelierdeilibri.com 
Leggere Romanticamente http://www.leggereromanticamente.com/
Sognando leggendo http://sognandoleggendo.net/



INTERVISTA ALL' AUTRICE KIERA CASS


Perché hai deciso di scrivere un romanzo con protagoniste le Sirene? Cosa ti ha ispirato?

Sono stata ispirata a scrivere The Siren dopo essermi svegliata da un sonnellino. 
Non penso di aver sognato delle sirene o acqua o altro, ma per qualche ragione le sirene erano nella mia mente.
 Ho pensato che sarebbe stato divertente da esplorare se avevano una sola ragione di esistere.
Una frazione di secondo più tardi, l'idea che l'oceano mangiasse la gente e queste belle ragazze fossero al suo servizio è spuntata nella mia testa, e questo è tutto. Ho scritto la prima bozza in un mese, e sono ancora innamorata della storia.

Se tu vivessi nel mondo di The Siren, quale personaggio saresti? Spiegaci brevemente perché.

Quando ho scritto questo libro, non avrei mai pensato di poter dare una risposta simile, ma ora sono una madre perciò posso dire con facilità di essere molto simile ad Aisling. 
Farei tutto per I miei bambini e capisco perfettamente le ragioni che l’hanno spinta a essere distante e riservata nel corso degli anni.

Ti saresti mai aspettata tutto questo successo per The Siren e The Selection? Come si fa a gestirlo? Ora sei un vip!

No, non mi aspettavo niente di tutto questo! 
E ogni volta che succede qualcosa di buono, mi sento sempre in soggezione. Inizialmente questa attenzione mi spronava per dare il massimo, ma adesso sembra prosciugarmi le forze. 
Ora trascorro la maggior parte del mio tempo offline ed in tranquillità. 
Anche dopo gli eventi, ho bisogno di ritirarmi in silenzio. 
Il tempo durante gli incontri è incredibile, e mi piace stare con i miei lettori, ma attualmente so che ho bisogno di relax.

State già lavorando su altri progetti / romanzi?

SÌ! Non posso dire nulla ora, ma l'idea è stata con me per tutto il tempo di The Selection e The Siren; non vedo l'ora di condividerlo!

Avresti preferito vivere nel mondo mitologico delle sirene o in quello futuristico di The Selection? Perchè? 

Io credo che probabilmente avrei scelto The Selection. 
 Certamente non avrei voluto uccidere persone con la mia voce!


A presto,


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