oggi sono qui per parlarvi del libro di Elisabetta Bricca uscito il 3 Agosto nelle nostre edicole...
Questo è il secondo libro dell'autrice... il primo Sangue Ribelle è uscito nel Gennaio 2009 di cui avevo già scritto una recensione... ecco il LINK
Il libro in questione è
D'AMORE E DI VENTURA
Trama:
Italia, 1438
Cesare Mocenigo è un capitano di ventura, nobile, scaltro e affascinante come un angelo nero. Viola Ripamonti Sforza è la bellissima e coraggiosa nipote del suo peggior nemico. Eppure, benché il dolore lo abbia reso un uomo tormentato e pericoloso, quando la incontra Cesare comprende di avere ancora un'anima. E insieme a lei, sullo sfondo dell'aspra guerra tra Venezia e Milano, tra le battaglie, gli intrighi e lo splendore del Rinascimento, sarà protagonista di una struggente storia di passione e redenzione, in una lenta risalita verso la luce durante la quale tutto può accadere, se a comandare è il cuore.
Recensione:
Eccoci qui con un'altro libro di Elisabetta Bricca.
All'inizio del libro vediamo come Federico di Montefeltro, in battaglia, uccide il padre di Cesare. Morente dichiara che suo figlio lo vendicherà, ma vediamo come Federico afferma che tutti i familiari di Mocenigo siano morti e quindi nessuno potrà mai vendicare la sua morte... lasciandolo lì a morire con il dolore della perdita di tutti i suoi cari.
Vediamo però come Cesare Mocenigo, il protagonista della nostra storia, in realtà si trova ad un ballo e non appena torna a casa troppa la sua famiglia e i servitori tutti morti.
Accecato dalla vendetta, dopo aver scoperto chi è stato, decide di unirsi all'esercito della Serenissima Repubblica di Venezia per compattere contro l'esercito di Montefeltro e ucciderlo per vendicare la morte dei genitori e della sorella.
In una battaglia il suo amico Filippo trova una bambina piccola e convince Cesare a salvarla. Nel mandarla via le da il suo anello perchè è sicuro che in un futuro la rincontrerà.
Solo che Cesare non sa che quella bambina non è altri che Viola Ripamonti Sforza, la nipote del suo peggior nemico.
Agli occhi di bambina di Viola, Cesare è come un arcangelo. Quando riprende la storia e vediamo Viola diventare una splendida donna, e ad una festa si rincontra con il suo salvatore.
All'inizio Cesare non la riconosce, gli sembra un viso familiare ma niente di più. Ma quando Cesare è in difficoltà vediamo come Viola decide di aiutarlo per sdebitarsi del salvataggio dell'uomo compiuto in passato.
Vediamo come da allora le loro vite si intrecciano sempre di più. Vediamo nascere un sentimento che pian piano si rafforza, una passione sempre più prorompente.
Essendo un libro edito da una delle collane della Harmony si presuppone che sia un romanzo passionale e sentimentale... invece come per quanto riguarda il suo romanzo d'esordio, Sangue Ribelle, l'autrice ha voluto scrivere di un personaggio coraggioso, temerario, determinato, con un carattere forte e plasmato dalle perdite avute e dalla forza e coraggio di non farsi sconfiggere dal dolore.
Un personaggio che non si può non amare dall'inizio alla fine del racconto...
Ammetto che in alcuni punti ho odiato Cesare per i suoi comportamenti, ma poi si capisce che era solo per proteggersi dal dolore che sarebbe arrivato nel caso di una perdita oppure di una risposta diversa da quella sperata.
Un buon libro, l'autrice continua a farci sognare con le sue storie e sono sempre più contenta di leggere i suoi libri...
Continua così Elisabetta :D
5 stelle
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