Eccomi qui con la recensione del libro di Laurie Halse Handerson pubblicato dalla Giunti Y
Presentazione dell’autrice QUI
Recensione del libro SPEAK – Le parole non dette QUI
Il libro di oggi è
WINTERGIRLS
Casa Editrice: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 384 p.
Lia e Cassie sono amiche fin dall’infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un’assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da “punirsi” per aver mangiato. Si gonfia d’acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda.
Recensione:
Parlare di un libro come questo non è affatto facile… parlare di un argomento come questo…
Come voi saprete se avete letto la mia recensione su Speak – Le parole non dette (se non l’avete letta in alto c’è il link diretto) io sto iniziando ad adorare questa autrice.
Scrive in modo magnifico, sa descrivere le emozioni e sensazioni che prova il protagonista quasi come se le provasse lei personalmente… inquietante per certi versi, ma devo dire che scrivendo in questo modo il libro ci aiuta a capire meglio le dinamiche della storia, a capire affondo il carattere di Lia e i suoi comportamenti… più o meno giusti.
Io non sono una persona che è in grado di parlare o di far capire magari ad una persona che ha questo problema cosa è giusto e cosa è sbagliato… posso pensarlo ma non di certo sono in grado di affrontare una cosa del genere.
Come tutti ben sappiamo la bulimia, anoressia e anche il non accettarsi è molto frequente tra ragazze e ragazzi adolescenti che vogliono diventare sempre più magre/i, slanciate/i per apparire sempre come qualcosa di magnifico e irraggiungibile.
Proprio come accade alla protagonista di questa storia dove la vediamo alla ricerca del peso perfetto, del peso zero così da poter diventare sempre più magra… dove noi vediamo un braccio scheletrico loro vedono un braccio grasso, dove noi vediamo un piatto di pasta loro vedono il numero di calorie che ci sono e sicuramente non possono assumere per non ingrassare… e così incominciano e trascorrono la loro giornata nel conteggio delle calorie…
450 calorie al giorno, meglio 300!
Vediamo anche come i genitori e le persone che le sono accanto cercano in tutti i modi di aiutarla… la matrigna e la madre che tentano di farla mangiare, la sorellina a cui è molto legata e la quale le vuole un mondo di bene, un padre che non capisce al massimo i suoi bisogni ma che in qualche modo le sta accanto.
E poi non bisogna scordarsi di Cassie. L’amica morta… morta per gli altri ma non certo per Lia che la rivede in camera sua, in casa. La ossessiona.
Però grazie a questo libro si riesce meglio ad entrare nella mentalità di queste persone, capire come loro non riescono ad accettarsi e tentano in tutti i modi di farcela, riprendersi e iniziare a diventare forte.
Una frase che mi ha colpito molto all’interno di questo libro è questa
Chi voleva guarire? Mi ci erano voluti anni per diventare così magra. Non ero malata. Ero forte.
Fino alla fine del libro vediamo come Lia tenta in tutti i modi di farcela da sola… non le serve aiuto per diventare bella e perfetta come vuole lei… come vuole diventare… Una ragazza di ghiaccio.
Un libro che può risultare difficile per le persone che sono a stretto contatto con questi problemi… o con una sensibilità molto acuta… adatto anche per gli adulti a cui da grandi insegnamenti su problemi che potrebbero avere (speriamo di no…) le generazioni di oggi e future.
4,5/5 stelle
Ecco a voi anche il booktrailer del libro.
Ecco a voi anche l'intervista all'autrice
2 commenti:
Una recensione toccante, questo libro lascia il segno e si vede, lo leggerò anche io presto. L'argomento è duro davvero, ma è un bene che un'autrice tanto coraggiosa e capace sia riuscita a parlarne in un libro. Brava Arianna, ottima recensione.
Le vicende sono narrate in prima persona, da Lia (in questo modo il lettore resta ancora più coinvolto nella storia), lo stile scorrevole e veloce porta il lettore a continuare a leggere senza mai staccare gli occhi dalle pagine, se non alla fine.
Il libro é uno Young Adult ma ad essere sincera in alcuni punti l'ho trovato inquietante e crudo.
Insomma, una lettura davvero impegnativa e non sono molto convinta che sia adatta agli adolescenti.
L'autrice é riuscita a tratteggiare bene la mentalità di una ragazza affetta da tali disturbi ma la cosa non mi meraviglia perché so bene che in passato ha già affrontato tematiche complesse con lo stesso risultato.
La forma é decisamente particolare: sembra una sorta di diario (soprattutto per l'uso di cancellature).
Una storia completamente incentrata sull'inferno che i disturbi alimentari evocano nella vita di chi ne soffre.
Una cosa che, invece, non ho molto apprezzato é il finale, forse un tantino frettoloso.
Leggendo la storia di Lia ho provato una miriade di sensazioni: rabbia, speranza, tristezza, inquietudine, frustrazione...
Una storia straziante ma allo stesso emozionante e realistica (non ha risvolti romantici) ma se siete molto sensibili meglio cambiare libro.
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