Ad
aprile Murakami ha pubblicato in Giappone un nuovo libro, dal titolo
Colorless Tsukuru Tazaki and the Year of His Pilgrimage. Si tratta
del suo tredicesimo romanzo, a distanza di 34 anni dal primo, Ascolta
la canzone del vento, e a tre dall'ultimo, 1Q84. Più volte candidato
al premio Nobel, regolarmente in vetta alle classifiche e non
soltanto con le novità, Haruki Murakami è forse l'autore giapponese
oggi più famoso al mondo: i suoi libri (romanzi, raccolte di
racconti, saggi) sono veri e propri casi editoriali e hanno raccolto
premi e riconoscimenti da ogni parte del globo.
I
segreti di Murakami di Teruhiko Tsuge
Vita
e opere di uno degli scrittori più misteriosi e più amati
Casa Editrice: Vallardi
Pagine 200
Prezzo:12,90
euro
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2013
Murakami
è, però, anche uno degli scrittori viventi più enigmatici e
sfuggenti, al punto che I segreti di Murakami, la biografia firmata
da Teruhiko Tsuge e pubblicata in Italia da Vallardi, si apre con la
domanda “Lo scrittore misterioso Murakami Haruki esiste davvero?”.
Sono
famosi quanto lui, infatti, la sua refrattarietà alle macchine
fotografiche, il suo carattere introverso, il pensiero complesso che
si ritrova in trame che, spesso, comprendono figure affascinanti ed
ambigue, che non vengono spiegate ma lasciate all'interpretazione dei
lettori. È il caso, ad esempio, dei Little People di 1Q84 o
dell'uomo-pecora che troviamo in diversi romanzi.
Nella
sua poetica è però possibile individuare elementi che si ripetono,
come la presenza di spiriti, nani e gatti, l'esistenza di una o più
porte che collegano mondi differenti, il ruolo della sessualità e
del sesso come chiave dei rapporti umani.
Il
libro di Teruhiko Tsuge è allo stesso tempo saggio e biografia,
poiché collega questi elementi al vissuto dell'autore e utilizza la
sua vita come chiave di lettura per le sue opere. Sfogliando le
pagine si scopre l'equa importanza dell'educazione spirituale
buddhista e della passione per i romanzieri americani per la fortuna
di Murakami in occidente, l'atipicità della sua infanzia “da
figlio unico”, le somiglianze con gli autori che, come lui, hanno
vissuto gli sconvolgimenti culturali giapponesi della fine degli anni
Sessanta e dei primi anni Settanta (e sono stati definiti “la
generazione che perse le parole”), perfino i ritmi e i tempi della
sua attività di scrittore.
Dal
primo capitolo:
Riassumo
il profilo di Murakami Haruki basandomi su informazioni fornite da
lui stesso: è alto un metro e sessantotto, una statura nella norma
per la sua generazione. Il suo peso oscilla tra i sessantuno e i
sessantanove chilogrammi, ma se si attiene a una dieta ferrea arriva
a cinquantanove e può infilarsi la taglia 29 dei jeans. Il suo
gruppo sanguigno è A ed è del segno della Pecora. Avendo praticato
il nuoto per molto tempo, ha le spalle larghe e il torace robusto:
proprio per questo le giacche normali non gli stanno bene e mette
quelle di Comme des Garcons. Nei freddi giorni invernali indossa un
giaccone in lana di Paul Smith. In generale gli piace vestire di blu.
Poiché nuota ancora tiene i capelli corti e facendo jogging ha le
gambe muscolose.
Del
suo viso dice: “Da quando sono nato, mai nessuno che mi abbia fatto
un apprezzamento dicendo ‘Che bello Murakami’.
Comunque
la cosa non mi ha mai creato problemi..”
Dicono
che somigli a Paul Simon del duo Simon & Garfunkel, ma Haruki non
sembra gioirne, perché Simon è calvo.
Riguardo
alla sua voce invece afferma: “Qualcuno mi ha detto che ho una
bella voce, piuttosto potente e profonda..
A
ogni modo, non vi sono elementi del suo aspetto fisico che
trasmettano una sensazione sgradevole. Perché allora è così
riluttante a mostrarsi in pubblico? Haruki dice che la notorietà gli
logora i nervi: .Le persone, una volta diventate famose, ricevono
cattiverie e gentilezze incomprensibili da un mondo altrettanto
incomprensibile.
A
volte vengono ingiuriate senza motivo, altre volte lusingate senza
motivo. Da qualcuno che non hanno mai visto, con cui non hanno mai
avuto a che fare e di cui non conoscono nemmeno il nome... “Chi ama
questa vita è tagliato per essere famoso. Chi non la ama… non può
fare altro che rassegnarsi..”
Se
riflettiamo su queste parole, ovvero sul fatto che Haruki “non è
tagliato per essere famoso”, si comprende la sua predilezione per
la spensieratezza della condizione di sconosciuto, come quando era
bambino o studente. Per uno scrittore famosissimo che rappresenta il
Giappone a livello internazionale, mantenere l’anonimato è una
difficoltà enorme. Penso che per superare tale difficoltà cerchi di
cancellare la propria immagine reale e chieda lo stesso anche ai suoi
lettori. Forse vuole trasformarsi in un essere invisibile.
L'autore:
Teruhiko
Tsuge, professore all’Università Senshu di Tokyo, è stato tra i
maggiori esperti di letteratura nipponica contemporanea, ha scritto
diversi saggi e articoli sui principali scrittori nipponici (Haruki
Murakami, Banana Yoshimoto, Yoko Ogawa, Kenzaburo Oe).
A presto!!
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