La
storia di una bottega di Amy Levy
Casa
Editrice: Jo March
Collana:Atlantide
Pagine:
224
Prezzo:
12,00 €
ISBN:978-8890607677
Trama:
Nella
Londra di fine Ottocento, le giovani sorelle Lorimer perdono
improvvisamente il padre e finiscono sul lastrico. Rifiutandosi di
accettare un destino che le vedrebbe divise tra i vari familiari che
si sono offerti di dar loro ospitalità e protezione, scelgono di
restare insieme e di sopravvivere con le proprie forze: fra lo
sgomento generale, si trasferiscono nell'affollata e viva Baker
Street, nel centro di Londra, e aprono una bottega di fotografia.
Lacerate dai dubbi, sballottate dai colpi della fortuna, eppure
appassionate e tenaci, Gertrude, Lucy, Phyllis e Fanny cercano di
resistere alle privazioni e di conquistarsi uno spazio nella società,
difendendo un'indipendenza per nulla scontata nella tarda età
vittoriana. Nel 1888, Amy Levy realizza un originale e raffinato
ritratto di donne emancipate e moderne, utilizzando una metafora
assolutamente calzante, quella della tecnica fotografica. Come la
fotografia imprime, con leggi e codici del tutto nuovi, la realtà,
stravolgendo per sempre l'arte e il concetto di immagine; nella
stessa misura, le quattro protagoniste rivolgono uno sguardo più
genuino alla vita, incarnando una donna, al contempo idealista e
concreta, che annuncia il mutamento rapido e inarrestabile della
condizione femminile alle porte del ventesimo secolo.
La
mia recensione:
“La
storia di una bottega” di Amy Levy è una piccola perla letteraria
portata in Italia grazie alla casa editrice Jo March.
Una
lettura davvero imperdibile per tutti gli amanti della letteratura
ottocentesca.
Nel
romanzo vengono affrontati temi importanti, primo fra tutti
l'indipendenza femminile.
Le
donne cominciano a capire di poter lavorare tanto quanto gli uomini e
rifiutano la vita da salotto preferendo gli affari.
Impossibile
non paragonare le quattro sorelle Lorimer, protagoniste della storia
di Amy Levy alle indimenticabili “Piccole donne”.
Come
loro anche le ragazze Lorimer impareranno a cavarsela da sole e dalle
difficoltà rinasceranno più forti che mai.
Il
romanzo inizia pochi giorni dopo la morte del padre delle ragazze, in
un'atmosfera triste e incolore.
Le
ragazze apprendono di essere in difficoltà economica e quindi per
non vivere divise tra i vari parenti e amici decidono di
intraprendere una scelta anticonvenzionale per il periodo in cui
vivono e molto rischiosa: aprire una bottega di fotografia.
Dopo
la loro scelta vedranno le vecchie amicizie ed i parenti schierarsi a
favore o contro la loro scelta ma nulla piegherà la loro volontà.
Avrà
così inizio la loro avventura in Baker Strett che le condurrà verso
una nuova vita.
Ho
letteralmente adorato questo romanzo e ciò che mi ha colpito è
stata la maestria e la cura che Amy Levy ha avuto per ogni suo
personaggio.
Ogni
sorella è unica nel suo essere, dalla materna e indistruttibile
Gertrude alle dolci e passionali Lucy e Phillys, che rappresentano la
modernità, fino ad arrivare alla maggiore e sorellastra delle altre,
Fanny, che spesso nel romanzo viene definita sciocca e che in effetti
è caratterizzata da una mentalità antica, chiusa.
Segue
le sorelle nelle loro avventura ma vive molto male la situazione, non
riesce a svolgere attività se non quelle casalinghe e per questo
rimane esclusa dal resto della colorata e artistica società moderna
che frequenta Baker Strett.
Ma
l'autrice non lascia nulla al caso, dalle atmosfere ai personaggi
secondari tutti sono ben definiti.
Un
libro che pur raccontando l'inizio di un'epoca nuova non tralascia
del tutto le vecchie convenzioni sociali ma è proprio questa unione
del vecchio e del nuovo che rende “La storia di una bottega” un
romanzo speciale, da leggere e conservare.
Sicuramente
una vera gioia per i lettori più esigenti che ci mostra quanto
ancora abbiamo da conoscere del nostro passato, della nostra
letteratura classica che custodisce autori e autrici ancora
sconosciuti ma non per questo inferiori ai più noti e che grazie
alla Jo March emergono dall'oblio brillando di luce propria.
A presto!!
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