Buongiorno
a tutti!!
Stamattina
sono proprio contenta di annunciarvi questa fantastica uscita!
Per
la prima volta in lingua italiana...
La
casa sfitta di Charles Dickens, Wilkie Collins, Elizabeth Gaskell, Adelaide
Anne Procter
A
centocinquant’anni dalla morte di Dickens, maestro della narrativa
europea,viene proposto per la prima volta in Italia il romanzo
originariamente pubblicato nell’edizione natalizia della rivista
«Household Words», da lui diretta.
Quattro
scrittori le cui esistenze si intrecciano nella vita come nell’arte,
dal cui sodalizio, osserva una delle curatrici, Camilla Caporicci,
viene fuori «una trama fulmineamente tratteggiata dall’ingegno di
Collins, su cui si innestano i personaggi
memorabili
di Dickens, dipinti con l’impareggiabile accuratezza propria del
romanziere, che riesce sempre, con appena poche parole, a estrarre il
cuore di un carattere, presentando al lettore figure assolutamente
peculiari e allo stesso tempo intrise di realtà».
Dickens
e Collins delineano, nel novembre del 1958, cornice e trama della
storia e chiedono la collaborazione della Gaskell e della Procter,
«secondo un uso tipico di Dickens, che spesso faceva delle storie
natalizie terreno d’incontro di diversi scrittori, quasi a sancire
attraverso la collaborazione letteraria quello spirito universale di
cooperazione
che rappresentava per lui il senso stesso del Natale».
Traduzione
e cura di Camilla Caporicci, Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci
Pagine:
144
Prezzo:
12,00
Data
di pubblicazione:28 giugno 2013, disponibile nelle librerie già dal
2 luglio
ISBN
978-88-906076-2-2
La
cornice narrativa, scritta da Dickens e Collins, introduce il cuore
del racconto: l’anziana Sophonisba si trasferisce a Londra ed è
tormentata dall’inquietante presenza nel suo quartiere di una casa
sfitta e abbandonata.
Per
placare le sue ansie, il fedele servitore Trottle e l’anziano
spasimante Jarber si cimentano in alcune
indagini:
«le quattro “fonti” attraverso cui i tre improvvisati
investigatori vengono gradualmente a scoprire la storia della casa
[...], rappresentano i contributi dei quattro autori del racconto.
Contributi che non hanno la pretesa di armonizzarsi tra
loro,
quanto di offrire invece al lettore un ventaglio multicolore di stili
e intenzioni artistiche diverse, e che sembrano giocare sulla
difformità dichiarata e giustificata a livello testuale dalla
diversa natura delle “fonti stesse”, per lasciar affiorare
all’interno di un’unica narrazione le peculiarità che
caratterizzano la scrittura
specifica
di ognuno dei quattro scrittori».
Charles
Dickens e Wilkie Collins hanno scritto a quattro mani i capp. Al
di là della strada e Finalmente affittata
Elizabeth
Gaskell ha scritto il cap. Il matrimonio di Manchester
Charles
Dickens ha scritto il cap. Ingresso in Società
Adelaide
Anne Procter ha scritto il cap. Tre sere nella casa
Wilkie
Collins ha scritto il cap. Il rapporto di Trottle
Dalla
quarta di copertina:
“Mute
testimoni di relazioni umane, le mura di una casa custodiscono nel
silenzio i segreti degli uomini che le hanno abitate. Eppure certe
case hanno assorbito così profondamente il loro contenuto, che esso
si palesa all’esterno in tutto il suo inquietante aspetto.
Nido,
o prigione? Quale mistero avvolge la casa sfitta che ossessiona la
signora Sophonisba?
Cosa
si cela dietro le persiane scorticate e il fango che oscura i vetri
dai quali nessuno parrebbe più affacciarsi?
Due
investigatori speciali tenteranno di mettere pace nel cuore della
loro prediletta: il fedele Trottle e il premuroso Jarber si
sfideranno a colpi di manoscritti, di senili e tenere scenate di
gelosia, e di coraggiose sortite nella casa.
Mettetevi
comodi: un regista d’eccezione come Charles Dickens ha
scritturato
i migliori Autori sulla piazza per svelare, attraverso un intreccio
impeccabile e una scrittura potente che lasciano semplicemente senza
fiato, l’arcano della perturbante casa sfitta.”
La
casa sfitta fa
capo alla collana Atlantide:
in letteratura sono molti i tesori ancora
sommersi,
mai tradotti nella nostra lingua o dimenticati e non più editati da
tempo, ma
non
per questo, se fatti emergere, non svelerebbero ancora la loro
bellezza intrinseca.
Come
gli archeologi e gli storici di tutti i tempi che hanno ipotizzato la
reale esistenza
della
potenza antica, tentando di localizzarla e di darle vita, così la Jo
March tenta di far
affiorare
qualcosa che merita attenzione, studio, approfondimento. Nord
e Sud di Elizabeth Gaskell, La
storia di una bottega di Amy Levy, sono le prime uscite
di una collana che intende procedere con continuità ma anche con un
ritmo disteso, dettato dallo studio e dalla ricerca, prima che dal
mercato, o perlomeno cercando di trovare un
giusto
compromesso con la velocità propria dell’editoria che non tolga
niente alla qualità.
La
prefatrice e traduttrice Camilla Caporicci è dottore di ricerca in
letterature comparate.
Ha
studiato e lavorato per quasi due anni in Inghilterra presso
l’università di Nottingham e il Warburg Institute di Londra; le
sue principali pubblicazioni accademiche si concentrano
principalmente sul rapporto tra la letteratura inglese, con un occhio
di riguardo per la produzione shakespeariana, e la letteratura
europea e in particolar modo italiana.
Le
traduttrici e curatrici Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci, studiose
di letterature comparate e semiotica, da anni attive nell’editoria,
sono ideatrici del progetto Jo March e direttrici editoriali della
collana “Atlantide”.
A presto!!
Nessun commento:
Posta un commento