oggi sono qui per proporvi la mia recensione di un libro da poco uscito in libreria ed è stato scritto da una ragazza all'età di 15 anni.
Un romanzo profondo, che ci descrive molto semplicemente e di grande effetto l'autolesionismo che una persona può arrivare a farsi quando non si hanno sicurezze e certezze nella vita...
Il libro di cui vi vorrei parlare è...
BREAK OSSA ROTTE di Hannah Moskowitz
Casa Editrice: Giunti
Collana: Y
Pagine: 280
Prezzo: 14,50€
Data di pubblicazione: 13 Aprile 2011
Codice ISBN: 978-88-09-75905-3
Trama:
Jonah ha una famiglia a dir poco difficile. Ha due genitori quasi assenti, che non ricordano più perchè stanno insieme e a malapena riescono a tenere le fila di un matrimonio che sta rovinando la loro vita e quella dei figli. E ha due fratelli: Will, di pochi mesi, che piange incessantemente e Jesse, di 16 anni. Il rapporto tra Jonah e Jesse va ben al di là dell'amore fraterno. Si, perchè Jonah è l'angelo custode di Jesse, colui che ogni giorno lo salva da morte sicura per soffocamento. Jesse soffre infatti di gravi allergie alimentari, soprattutto al latte e, dato che Will è ancora un poppante, Jesse non è mai al sicuro, nemmeno in casa. I suoi attacchi sono violenti, terribili, devastanti, tanto da spedirlo in ospedale. Jonah non può permettersi di perderlo mai di vista: controlla tutto ciò che mangia, tocca, respira. Si assicura che anche quella sbadata di sua madre non allattiWill e poi tocchi il fratello. Ogni volta che il cellulare squilla, il cuore di Jonah parte al galoppo per la paura che Jesse sia in fin di vita. Jonah vuole essere più forte, ha bisogno di essere più forte, per sorreggere una famiglia sull'orlo del baratro, per sostenere un fratello che rischia di morire ogni giorno, per non cedere al raptus omicida nei confronti di un bebè che riduce a brandelli i nervi di tutti. Rompersi le ossa e guarire è l'unico modo che Jonah conosce per rinforzarsi. Perchè chiunque sa che un osso fratturato ha il solo potere di curarsi da solo e di ricrescere più forte, rinvigorito. E il primo pensiero di Jonah ogni mattina è quello di escogitare nuovi metodi per raggiungere lo scopo nella maniera più veloce ed efficace possibile. La sua è una storia di autodistruzione per amore. Dita, gomiti, femori, costole: il conto è minuziosamente riportato. E' un'impresametodica. Una scarica di adrenalina, poi il dolore, intenso, nauseante. Un libro crudo e provocatorio, che descrive con realismo una forma estrema di autolesionismo. La storia di un ragazzo raccontata da una sedicenne: è sorprendente come la giovane scrittrice sia stata in grado di ricostruire le dinamiche psicologiche di un adolescente. Un libro che non può lasciare un segno.
La mia recensione:
Un fratello di sedici anni allergico a tantissimi alimenti, un fratellino di otto mesi e mezzo e la casa perennemente invasa dall'odore del latte materno o artificiale, una mamma stanca e un padre distante.
Questa è la situazione familiare del protagonista di questo romanzo, Jonah, un ragazzo di diciasette anni che riversa tutta la sua voglia di vivere e tenacia in suo fratello Jesse, malato fin dalla nascita a causa di allergie molto problematiche riguardante il cibo.
In questo modo che sembra non amarlo e lui non ama, Jonah trova il suo punto di riferimento in una frase detta da Confucio dove "Quando ti rompi le ossa, ricrescono più forti..."
In questo ideale il nostro protagonista si trova costantemente d'accordo fino ad arrivare all'estremo, all'autolesionismo più duro e tutto per poter diventare più forte e aiutare una delle persone più importanti nella sua vita, Jesse, a superare la malattia, a risanare la relazione e il legame tra i genitori e riuscire ad aiutare in qualche modo anche il fratellino Will.
Inizia con piccoli incidenti sullo skate, poi arriva a rompersi le ossa grazie ad un martello... una scossa di adrenalina all'ennesima potenza e alla fine il dolore, forte, nauseante, ma ricevuto con gran piacere dato che lo aiuterà a diventare più forte.
A filmare le sue imprese c'è Naomi, una ragazza che va a scuola con lui e lo filma durante questi "incidenti" e tengono il conto del numero di ossa rotte...
Ma tutto questo servirà veramente a qualcosa? La teoria pensata da Confucio e poi idealizzata da Jonah sarà la verà risposta ai problemi della sua famiglia? Migliorerà il loro rapporto o lo incrinerà ancora di più?Hannah Moskowitz, con questo romanzo, riesce a farci capire in chiave schietta, scorrevole, semplice le conseguenze che posso avvenire a causa dell'autolesionismo giovanile...
Con una scrittura semplice, dei personaggi comuni e un argomento forte è riuscita a creare un libro che aiuta le persone a pensare... aiuta a trovare in qualche modo una via di fuga da questa malattia.
A presto
Nessun commento:
Posta un commento