martedì 31 gennaio 2012

Recensione: "Il mistero dei libri perduti" di Miriam Mastrovito

Il mistero dei libri perduti di Miriam Mastrovito

Casa Editrice: Zero91
Pagine 272
Prezzo: Euro 17,00
Data di pubblicazione: Novembre 2011
ISBN 978–88–95381–38–1

Trama:

Tea Reali è una giovane scrittrice. Sogna di pubblicare il suo romanzo senza scendere a compromessi con editori spregiudicati e attenti solo a chiedere l’inevitabile obolo anche agli autori più promettenti.
Un giorno, Tea ottiene un colloquio presso la sede centrale della Wizard Edizioni.
I corridoi di quel vecchio edificio sembrano condurre lungo una casa degli orrori, le statue di pietra scrutano con occhi terrificanti, lo stesso editore ha un aspetto sinistro e modi poco rassicuranti.
Tea è sul punto di scappare, quando una figura indistinguibile sbuca dal nulla e le sottrae il manoscritto.
La ragazza insegue il ladro nei sotterranei della Wizard e perde conoscenza.
Si risveglierà così a Büchenland, un regno parallelo in cui vive una comunità di Troll.
Nessuno di loro sa leggere o scrivere e i libri, rubati dal coraggioso Adelindo, sono stati
scambiati per mattoni.
Ora il varco che collega i due mondi rischia di chiudersi definitivamente proprio a causa di una presenza umana. Solo liberare la regina Wakandha dal nefasto Morten potrebbe rompere tutti gli strani incantesimi di quel regno.

La mia recensione:

Leggere è magia...queste le parole del retro copertina de “il Mistero dei libri perduti” che con tre semplici parole esprime un principio fondamentale di ogni romanzo.

Leggere ci deve far sognare, staccare la spina dalla vita quotidiana, fantasticare ad occhi aperti e vivere mille vite diverse dalle nostre.

Con il suo nuovo libro Miriam Mastrovito vi regalerà questo incantesimo.

Il libro è un fantasy classico che racconta l'avventura di Tea Reali, scrittrice esordiente alle prese con la pubblicazione del suo manoscritto, nel magico regno di Buchenland.

Tutto inizia nella fatiscente casa editrice Wizard dove Tea si reca per un colloquio di lavoro.

Il direttore sembra essere molto interessato al romanzo della ragazza ma il suo comportamento è tanto misterioso quanto spaventoso e alla giovane non resta che uscire a gambe levate dall'edificio.
Ma proprio dinnanzi alla porta qualcuno le ruba dalle mani il manoscritto e lei per inseguire il ladro si troverà nel magazzino dei libri.

Lì scorgerà una figura minuta, sproporzionata dal naso molto pronunciato e dai capelli cespugliosi, che riempie il suo sacco con centinaia di libri.

La ragazza inizialmemte non riesce a credere ai suoi occhi ma poi l'istinto di recuperare il suo manoscritto prevale e furtivamente si avvicina al sacco per cercarlo ma...ci cade letteralmente dentro e perde i sensi.

Si ritroverà a Buchenland tra due troll, Adelindo, il ladro di libri e il suo amico Marvin che faranno di tutto per ricondurla nella sua dimensione senza riuscirci...solo allora si verrà a conoscenza di una profezia perduta nella memoria e per la nostra Tea inizierà l'avventura verso la libertà.

Dovrà infatti raggiungere un luogo lontano per salvare Wakanda, la regina buona intrappolata dal malvagio Morten e suo fedele compagno di viaggio sarà Adelindo.

Un viaggio magico che vi farà visitare luoghi fatati.

Mi è piaciuta molto l'idea che ha avuto l'autrice per caratterizzare il villaggio troll, interamente costruito con i libri, dai bicchieri alle case, alle strade, mi piacerebbe poterlo visitare!!

E poi l'intero racconto profuma di fiabe, come non ricordare La bella addormentata del bosco nelle vesti di Wakanda o Biancaneve e i sette nani nel paesino degli gnomi.

Ma nel racconto incontreremo anche personaggi mitologici come il centauro Igor e l'unicorno Elijha e naturalmente ci sarà l'antagonista di turno, malvagio fino al midollo.

Sicuramente Buchenland è il sogno di ogni lettore e scrittore.

Un libro scorrevole, incantevole, una moderna favola per ragazzi e adulti.

Miriam è molto brava con le parole, ha padronanza del testo e le atmosfere da lei descritte sono favolose, magiche e pur essendo ricca di dettagli la storia risulta molto leggera e facile da portare avanti.

Ovviamente come le migliori favole non può mancare la morale di fondo.

Libertà, rispetto per gli altri, importanza della cultura, della scrittura e amicizia sono il principio da cui tutto prende vita.

Un romanzo autoconclusivo che vi consiglio!


A presto!!

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