giovedì 28 aprile 2011

A tu per tu con... Susanna Angelino

Ciao a tutti :D
oggi siamo qui per proporvi una doppia recensione di un libro più l'intervista all'autrice.

Il libro in questione di cui vi vorremmo proporre le nostre recensioni è...

SARA di Susanna Angelino

Casa Editrice: Società Editrice MonteCovello
Pagine: 324
Prezzo: 10,00€
Data di pubblicazione: Aprile 2011
Codice ISBN: 978-88-97425-06-9

Trama:
Roma ai giorni nostri. Sara, una ragazza di ventiquattro anni, si divide tra il lavoro e le sue migliori amiche nonché coinquiline. La vita sembra essere vuota in quanto la sua storia d’amore più importante è terminata da pochi mesi. Un giorno una sua collega di lavoro, Lisa, la invita ad una festa. Sara è restia ma alla fine, pressata, accetta l’invito. Lisa le chiede di informarsi sulla guest star della serata, la band The Wanderer ed in particolar modo sul cantante Andrew James, sul quale si vocifera che non esca mai di mattina e che si faccia sempre accompagnare da guardie del corpo femminili. Così, una volta giunta a casa, fa delle ricerche su Andrew e dal sito internet dei Wanderer appare un ragazzo affascinante e magnetico. Andrew però ha scalfito nella carne del suo avambraccio un marchio a fuoco: una N che sembra ancora sanguinare. A quella vista le sembra che sul suo avambraccio sia comparsa la stessa lettera anche se dopo poco scompare. Durante la festa Andrew e Sara si conosceranno ma di punto in bianco la ragazza sviene. Egli così la riaccompagna a casa e il giorno dopo, le chiede di trascorrere una serata con lui. Quella sera stessa i due si baciano e Sara è al settimo cielo. Nella settimana seguente però Andrew non la degna nemmeno di una telefonata. La ragazza così si reca ad uno dei suoi concerti e adirata, gli confessa che da quando lo conosce sogna spesso una donna coi capelli rossi che viene sgozzata. A quelle parole Andrew rimane esterrefatto e i suoi occhi si iniettano di sangue. E’ di fronte a quella vista che Sara comprende la sua vera natura: egli è un vampiro....

La recensione di Arianna:
Protagonista di questo romanzo è Sara, una ragazza di ventiquattro anni che lavora in un call-center nella città di Roma. Una ragazza con niente di straordinario, una ragazza umile, gentile, una ragazza segnata dalla fine di una storia d'amore storica e da allora non esce più di casa e diventa la classica ragazza "casa-lavoro; lavoro-casa".

Finchè un giorno decide di accettare uno degli eterni inviti che una compagna di lavoro, Lisa, le propone. Una festa a casa del cugino di Lisa e poi si scoprirà che ci sarà un ospite d'eccezione... Il cantante del gruppo The Wanderer, Andrew James, il gruppo musicale più acclamato in quel periodo.

Fin dal loro primo incontro sentono che tra di loro c'è qualcosa di particolare... un potere sconosciuto che li lega e li attira l'un l'altro. E proprio nel momento in cui si conoscono Sara sviene e Andrew decide di accompagnarla a casa, un modo per conoscere qualcosa di più su questa misteriosa ragazza...

Dopo quell'incidente si incontrano qualche volta e tra i due inizia a nascere l'amore.

Però c'è qualcosa che Sara non sa di Andrew... in realtà lui è un vampiro e lo scoprirà solo a circa metà libro, durante una chiacchierata tra i due dove Sara gli parla degli strani sogni che sta avendo in questo periodo, una strana donna che le continua ad intimare di star lontana dal ragazzo.

Chi sarà quella misteriosa donna? Avrà qualcosa in comune con la lettera N che Andrew ha impresso sul braccio?

Per gli amanti di Twilight questo libro piacerà molto, perchè nei due personaggi Andrew e Sara si ritrovano benissimo atteggiamenti o comportamenti che ricordano i due personaggi della famosa serie di Stephenie Meyer, Edward Cullen e Bella Swan.

Devo dire che questa grande somiglianza mi ha lasciato un po' di amaro in bocca...

I personaggi, nei due libri, sono diversi sia per età sia per come vivono (parentele, lavoro ecc...), ma gli atteggiamenti l'uno nei confronti dell'altro, come si svolge la storia (una buona parte, non tutta) sono troppo simili e mi hanno fatto storcere un po' il naso...

Mi va bene un libro che prenda spunto da una serie, ma qui mi sembra un po' troppo.

Il personaggio di Sara, ad esempio, è molto insicura e cambia parere ogni 5 secondi... Posso capire l'insicurezza nella prima parte del libro, ma poi mi sarebbe piaciuto vedere il suo personaggio evolversi fino a diventare più sicura di sè.

Lo stile dell'autrice è scorrevole, si legge molto velocemente e non ti annoia, se non nelle prime 20 pagine dove sembra che la storia faccia molta fatica a ingranare, ma poi si riprende bene.

Il finale è aperto per un seguito però la spiegazione delle domande che vi ho segnato sopra, la comprensione, accettazione o meno da parte dei protagonisti mi è sembrata troppo veloce... in due pagine è passato dal non saper niente sull'argomento al saper tutto e comprendere :\

Un buon romanzo con cui passare un pomeriggio, ma non mi sento di dargli la sufficienza piena a causa della somiglianza molto forte con una serie già pubblicata.

e 1/2

La recensione di Arimi:

Il romanzo di Susanna Angelino vede come protagonista “Sara”, una giovane ventenne come tante trasferitasi da qualche mese a Roma e residente in un grazioso appartamento assieme ad altre 3 ragazze diventate ben presto le sue confidenti e migliori amiche.

All'inizio del romanzo incontriamo una Sara molto triste, pessimista che si è appena lasciata alle spalle una storia d'amore importante, in cui credeva, ed ora non ha più fiducia nell'amore.

Ma un incontro inaspettato la attende...

Come mai Andrew, il cantante più in voga al momento tra i ragazzi della capitale è tanto interessato a lei?

E che cosa si cela in realtà dietro i bellissimi occhi del ragazzo?
E cos'è il misterioso tatuaggio che porta impresso sul braccio come un marchio?

Dal loro primo incontro la vita di Sara non sarà più la stessa e dovrà ricredersi su molte cose.

Uno stile accattivante ed una scrittura fluida rendono la lettura del romanzo molto piacevole.
I personaggi sono ben caratterizzati, non solo i protagonisti ma anche i loro amici sono ben definiti, soprattutto esteticamente.

La protagonista invece, dal carattere forte a parole ma volubile nei fatti non ha saputo convincermi.

Mi è piaciuto il messaggio che l'autrice ha voluto trasmettere, dopo un grande amore, una sconfitta, niente è perduto per sempre, non bisogna abbattersi e chiudersi in se stessi ma cercare la forza di reagire e sapersi rialzare.

Nel romanzo rimangono molto interrogativi irrisolti e credo che, soprattutto nel finale, l'autrice abbia preannunciato un seguito.

Concludendo posso dire che “Sara” è un urban fantasy classico, il cui tema principale sono i vampiri.

Per cui è consigliato agli appassionati del genere, soprattutto a chi ha amato Twilight.

Andrew e Sara infatti ricordano moltissimo Edward e Bella e forse proprio la troppa somiglianza con i persoaggi di Stefanie Meyer mi ha lasciato in dubbio riguardo al giudizio complessivo sul romanzo.

Avrei preferito un tocco di originalità in più....

Ma questo rimane pur sempre il mio modesto parere^^




ed ecco a voi l'intervista all'autrice :D

A e A: Ciao Susanna e grazie per essere stata così gentile ad accettare di fare un’intervista sul nostro blog. Quindi per prima cosa … Benvenuta su Romance e non solo ^^… ti va di presentarti ai nostri lettori?

Susanna: Salve ragazze e grazie a voi per avermi concesso uno spazio sul vostro blog. Mi presento volentieri: mi chiamo Susanna Angelino e vivo in una provincia molto silenziosa (forse anche troppo) del salernitano. Amo l’arte in tutte le sue forme ma in particolar modo la scrittura e la musica. Mi occupo di horror da un po’ di anni ormai e nutro una forte predilezione anche per il genere urban-fantasy. Adoro la natura, gli animali e le antiche religioni, soprattutto il celtismo. Credo fortemente nei sogni e adoro ascoltare le persone che hanno ‘buoni propositi’ (soprattutto in ambito artistico). Nel ‘tempo libero’ insegno in una scuola privata e adoro ascoltare il silenzio della notte e osservare la luna quando è piena. Sono testarda, a volte lunatica, un po’ dittatrice, sognatrice, bambina e adulta nelle giuste proporzioni. Non mi va di pormi in uno schema. Io sono semplicemente unica (ecco sono anche egocentrica e un po’ piena di me stessa ma … l’importante è ammetterlo. ;)).

A e A:Come è nata la tua passione per la scrittura?

Susanna: Credo che la passione per la scrittura sia nata con me. Sin da piccola adoravo scribacchiare cose senza senso. Poi, dall’età di dodici anni, ho cominciato a scrivere poesie (dedicate soprattutto a mia madre) e storie fantastiche, ispirata da mio zio che al posto di raccontarmi le favole prima di andare a dormire, mi leggeva dei passi di ‘Dracula’ piuttosto che di ‘Frankenstein’ (oltretutto andavamo anche a caccia di mostri, ma questa è un’altra storia). La scrittura è un fondamento della mia vita. Mi piace riflettere sul comportamento delle persone, sui luoghi che vedo, sui film, sulla bellezza di un quadro piuttosto che su qualcosa che ho mangiato e tutto ciò che la mente ha partorito mentre provavo ‘quelle sensazioni’ viene trasferito in tutto quello che scrivo. Oltretutto considero la scrittura anche una specie di espediente per liberarmi dal ‘male quotidiano’.

A e A: Leggendo la tua biografia risalta subito l'argomento della tua tesi: "Il vampiro: storia di un mito letterario. Da The Vampyre di John William Polidori a Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu. E' nata da lì la tua passione per il mondo dei vampiri?

Susanna: La passione per i vampiri è nata quando avevo tredici anni circa (il merito è sempre di mio zio) mentre il desiderio di studiare il fenomeno da un punto di vista antropologico e culturale è nato durante la stesura della tesi di laurea. Ho trovato un bel po’ di materiale (anche raro) sia in Inghilterra, sia in Italia (vagando di regione in regione) sia sul web e ad oggi posso dire di aver collezionato un bel po’ di libri sul tema.

A e A: Come ha preso forma il tuo romanzo? Un sogno, pura fantasia...

Susanna: Il mio romanzo … Beh è sempre un’emozione parlare della nascita di ‘Sara’. Partiamo dal principio: dopo la laurea e quindi dopo aver arricchito il mio bagaglio culturale sul tema del vampiro, avvertivo il desiderio di pubblicare qualcosa in tal senso. L’idea iniziale era quella di proporre la mia tesi di laurea sotto forma di saggio. In un secondo momento invece mi venne in mente di scrivere qualcosa di completamente ‘mio’ , che racchiudesse non solo le mie nozioni sul vampiro e affini, ma anche le mie emozioni e i miei desideri. In questo modo è nato il romanzo. Quindi nessun sogno alla Mary Shelley solo … pura fantasia e un impegno che è durato circa due anni (tra alti, bassi, e vari ‘blocchi dello scrittore’).

A e A: Ti rispecchi nella protagonista? Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per la caratterizzazione dei personaggi?

Susanna: Inutile negarlo: nella protagonista, ovvero in Sara, c’è molto di me, soprattutto c’è molto del periodo nel quale cominciai la stesura del romanzo. Anche io (come Sara) avevo da pochissimo terminato una storia d’amore importante e quindi mi sentivo abbastanza ‘girovaga’ sia nei pensieri, sia nella concezione di me stessa. ‘Sara’ è stata la mia cura, la mia valvola di sfogo e in un certo qual modo un’amica sulla quale contare nei momenti del bisogno (e quando avevo bisogno di lei, scrivevo e continuavo la sua-mia storia). Per quanto riguarda gli altri protagonisti mi sono ispirata fisicamente a personaggi del mondo della musica e del cinema mentre interiormente li ho caratterizzati nel modo che più mi piaceva e che più desideravo..

A e A: Il tuo racconto "Patchwork" (scritto con Gabriele Lattanzio) è incluso nella raccolta "365 racconti horror per un anno" pubblicata dalla Delos Book. Come è stata questa esperienza?

Susanna: E’ stata una vera ‘esperienza’. Ricordo che io e Gabriele non eravamo d’accordo sull’idea di base e su ciò che dovevamo pubblicare ma alla fine, come in tutte le ‘buone famiglie’, abbiamo trovato una soluzione comune e abbiamo creato ‘Patchwork’. Spero che vi piaccia e che vi piacciano tutti gli altri racconti della raccolta.

A e A: Durante la scrittura dei tuoi romanzi, il luogo dove ti rifugi a scrivere deve essere silenzioso? O preferisci un sottofondo di musica? Hai un’atmosfera particolare che ti aiuta a rilassarti durante la scrittura?

Susanna: Il luogo che prediligo è la mia stanzetta ‘immortale’ (visto che è la medesima da quando avevo sei anni). A volte scrivo con qualsiasi tipo di sottofondo (anche con il rumore dell’aspirapolvere con il quale mia madre ama torturare le mie orecchie). Altre volte invece amo il silenzio e la notte. Altre volte ancora mi piace scrivere nel giardino di casa mia. E’ di grandissima ispirazione visto che dirimpetto c’è un boschetto dove, tanti anni fa, io, mio zio e mio fratello ci inoltravamo per cacciare mostri (ecco ;))

A e A: Quali sono i tuoi progetti futuri o idee in cantiere? Naturalmente solo se puoi e vuoi renderlo noto ai lettori ^^

Susanna: Purtroppo ( o per fortuna) ho parecchie idee che mi frullano per la testa. In primis c’è quella di scrivere una sceneggiatura horror sulla falsariga del ‘torture porn’ e, se i lettori me lo permetteranno, scrivere il seguito di ‘Sara’.

A e A: Bene con questo è tutto … Ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità Susanna. In bocca al lupo per il tuo lavoro. C’è qualcosa che vorresti ancora aggiungere?

Susanna:Crepi naturalmente e se volete seguire me e ‘Sara’ vi invito alle pagine ufficiali: www.sarailromanzo.jimdo.com; www.facebook.com/Sara.Il.Romanzo e il mio facebook: www.facebook.com/susanna.angelino
Grazie a tutti^_^

A presto

&

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