lunedì 27 giugno 2011

Recensione "The sky is everywhere" di Jandy Nelson

Ciao a tutti!!
Ecco la mia recensione di:

"The sky is everywhere" di Jandy Nelson


Casa editrice: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 327
Prezzo: 15.00 euro
Data di pubblicazione: 27 maggio 2011
ISBN:97888864111438

Trama:

La diciassettene Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola, e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey.
Ma quando Bailey muore, d'improvviso, Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della sua vita. E a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazziŠ
Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale.
Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto dentro di esso. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono trovarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.

La mia recensione:

“Il cielo è tutt'intorno a te.
Sopra e sotto.
Il cielo è ai tuoi piedi.”

“The sky is everywhere” è un libro splendido la cui storia mi è entrata letteralmente nel cuore e vi rimarrà per moltissimo tempo.

Sicuramente uno dei più bei libri letti nel 2011!!

Il romanzo è toccante, commovente, triste ma al tempo stesso ricco energia, di voglia di vivere, di VITA.

“The sky is everywhere” narra la difficile situazione di Lennie, infatti la diciassettenne ha appena perso la sorella Bayles per una complicazione cardiaca e si trova a vivere senza la sua metà, la sua compagna di giochi, la sua confidente, la sua migliore amica.

Le due sorelle, abbandonate dalla madre quando erano molto piccole sono state cresciute dalla loro dolce nonna e dallo zio Big.

Una famiglia un po' particolare, ognuno con delle personalità strane, eccentriche forse ma ciò che non è mai mancato in casa Walker è stato l'affetto.

“C'erano una volta due sorelle che avevano la stessa stanza, gli stessi abiti, gli stessi pensieri nello stesso istante.
Non avevano una mamma, ma avevano l'una l'altra.
La sorella grande camminava davanti alla più piccola e così lei sapeva sempre dove andare”

All'inizio del romanzo Lennie brancolerà totalmente nel buio, avvolta in un alone di pazzia quasi che la porterà ad intrecciare una sorta di relazione con l'ex fidanzato della sorella Toby, per cercare di far rivivere quando sono insieme Bayles, ma non potrebbe esserci un modo più doloroso e soprattutto sbagliato.

“Quando sono con lui, qualcuno mi tiene compagnia nella mia casa del dolore, qualcuno che come me conosce l'architettura di ogni stanza traboccante di sofferenza, e fa sì che quel vacillante edificio di vuoto e di vento sia meno spaventoso, meno deserto.”

Ma quando si deve vivere con un dolore così grande è normale compiere scelte errate, l'importante è riuscire piano piano a rendersene conto.

Lennie si isolerà da tutto e da tutti lasciando fuori dal suo dolore anche la sua più cara amica Sarah credendo di non poter essere capita.

“Non riesco a dare un calcio al buio”

Un po' di luce nella vita di Lennie e in quella dei suoi familiari sarà portata da Joe, un ragazzo appena trasferitosi in paese.

“Quando Joe suona la tromba cado in ginocchio.
Quando lui suona i fiori si scambiano i colore e secoli anni lustri di pioggia tornano al cielo”

Nel corso della storia noi vedremo Lennie cadere e ricadere più volte ma alla fine la forza di vivere si farà sentire perché anche se al dolore più grande non c'è rimedio bisogna continuare a vivere, senza dimenticarsi di chi non c'è più ma riservando loro uno spazio speciale nel nostro cuore.

Che dire, l'esordio letterario di Jandy Nelson mi ha completamente conquistata.
Scrittura fluida, semplice, ogni parola è poesia.
Tutti i personaggi sono ben descritti e leggendo sembra di essere in mezzo a loro, condividendo i piccoli sorrisi e le grandi difficoltà

Una particolarità del libro che ho apprezzato moltissimo poi è stata l'inserire tra le pagine le poesie ed i dialoghi che Lennie scrive su qualsiasi cosa le capita, dai bicchieri ai rami di un albero, per parlare con la sorella e poi abbandonare dietro di sé.

Mi è sembrato proprio di entrare nella vita della protagonista, di invadere quasi, i suoi pensieri.

Il romanzo inizia senza Bayles, la ragazza infatti è già morta da un mese ma così non sembra leggendo, attraverso Lennie noi impariamo a conoscere Bayles, la sua forza vitale, la sua allegria ed è impossibile non affezionarsi a lei.

Un romanzo indimenticabile.
Una lettura da non lasciarsi sfuggire assolutamente.



A presto,

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